Press "Enter" to skip to content

Il presidente americano Joe Biden avverte Israele: “Stop alle consegne di armi se attaccate Rafah”. Il nazi-fascista Netanyahu colpevole principalmente di genocidio di bambini e donne.

Gaza, 9 Magg 2024 - Il presidente americano Joe Biden ha affermato che interromperà le forniture di alcuni armamenti a Israele se il premier Benjamin Netanyahu ordinerà un'invasione a Rafah. Biden ha deciso di lanciare il suo monito con una intervista alla Cnn: "A Gaza sono stati uccisi civili a causa di queste bombe", ha detto in riferimento a ordigni da 2.000 libre di cui la Difesa Usa ha interrotto le forniture verso Tel Aviv. "Ho chiarito che se vanno a Rafah, e non ci sono ancora andati, se ci vanno non fornirò le armi che hanno utilizzato per operare nelle città". Biden ha precisato che gli Usa continueranno a rifornire Israele dei sistemi antimissile e antiaerei Iron Dome ma interromperanno anche le forniture di munizioni di artiglieria in caso di un attacco contro aree densamente popolate.

Inoltre gli Usa fanno sapere che l'evacuazione di 100.000 persone a Rafah da parte di Israele "non ha avuto la nostra approvazione". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa. "L'evacuazione porterà ad altre operazioni di questo tipo e gli sfollati non hanno un posto sicuro dove andare. Siamo contrari".

"Circa 50.000 persone" hanno lasciato la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nelle ultime 48 ore dopo l'ordine di evacuazione arrivato da Israele. Lo ha detto alla Cnn il vice direttore per gli Affari a Gaza dell'agenzia Onu Unrwa, Scott Anderson. "Abbiamo registrato circa 50.000 persone in partenza da Rafah nelle ultime 48 ore. Li abbiamo visti andare a Khan Younis, alcuni sono andati nell'area umanitaria ampliata di Al-Mawasi, altri sono andati a Deir al-Balah", ha precisato Anderson.

Lunedì scorso l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti dei quartieri orientali di Rafah di lasciare immediatamente la zona, consigliando di recarsi nell'area umanitaria della città costiera Al-Mawasi. Interpellato su questa area, Anderson ha detto che "certamente non ha le infrastrutture che ci si aspetterebbe", aggiungendo che ospita già oltre 400.000 persone: "È essenzialmente una zona sabbiosa, quindi non ci sono infrastrutture fognarie, né infrastrutture idriche. Non ci sono strade che portano lì". Riguardo a Khan Younis, il funzionario Unrwa ha rimarcato che le persone si troveranno in un'area devastata dalla guerra.

"Commenti molto deludenti". Così- secondo la radio Kan - l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan ha definito le affermazioni del presidente americano Joe Biden su Israele, l'operazione a Rafah e lo stop all'invio di armi. Quella di Erdan è la prima reazione pubblica di Israele. "Naturalmente qualsiasi pressione su Israele viene interpretata dai nostri nemici come qualcosa - ha detto ancora Erdan - che dà loro speranza. Ci sono molti ebrei americani che hanno votato per il presidente e per il Partito Democratico, e ora sono esitanti".

Quattro persone sono state uccise e 16 ferite da un bombardamento israeliano notturno su una casa nel quartiere di Tal al-Sultan, a ovest di Rafah. Lo riporta Al Jazeera Arabic.

Elicotteri da combattimento israeliani hanno lanciato missili verso il quartiere di al-Zaytoun, a sud di Gaza City, dove sono stati segnalati anche colpi di artiglieria e spari provenienti da veicoli militari israeliani in avanzamento. Il quartiere di al-Sabra, a sud di Gaza City, sarebbe stato colpito durante la notte da un prolungato bombardamento israeliano.

Almeno 15.002 bambini sono morti nella Striscia di Gaza da quando è scoppiato il conflitto israelo-palestinese il 7 ottobre 2023. Lo riferisce il servizio stampa delle autorità dell'enclave sul suo canale Telegram. Almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. Inoltre, circa 17.000 minori sono rimasti orfani o hanno perso uno dei genitori a causa dei combattimenti.

"La Tunisia invita tutti i popoli liberi del mondo a rimanere uniti contro il genocidio e gli sfollamenti forzati perpetrati dalle forze di occupazione sioniste ed esorta tutti i paesi del mondo a fermare immediatamente questo massacro, soprattutto perché l'entità occupante persiste nella sua arroganza e criminalità, in flagrante violazione del diritto internazionale e del diritto umanitario, e si prepara a commettere un grande massacro davanti agli occhi del mondo contro oltre un milione e mezzo di palestinesi nella città di Rafah". Lo afferma il ministero degli esteri tunisino in un comunicato. "la Tunisia riafferma il suo sostegno incondizionato al fraterno popolo palestinese nella sua lotta per recuperare i suoi diritti legittimi, inalienabili e non obsoleti, così come la sua posizione ferma e di sostegno nei confronti dei fratelli palestinesi per la creazione di uno stato pienamente sovrano in tutta la terra di Palestina, con capitale Gerusalemme - Al-Quds", aggiunge la nota.

Hamas ha annunciato che squadre mediche hanno trovato una terza fossa comune all'interno dell'ospedale Al-Shifa di Gaza City con 49 corpi finora recuperati. Secondo Hamas finora sono state trovate un totale di sette fosse comuni all'interno degli ospedali di Gaza.

Comments are closed.