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Un uomo di 55 anni con precedenti penali specifici arrestato dagli agenti della Sezione Falchi della Squadra Mobile di Cagliari per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. 

Cagliari, 6 Magg 2024 – Gli agenti della Sezione Falchi della Squadra Mobile di Cagliari, hanno arrestato, nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, in flagranza di reato, un uomo di 55 anni, per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell’ambito dei servizi finalizzati alla repressione dello spaccio di stupefacenti i Falchi della Mobile, nella mattinata di sabato, hanno effettuato una perquisizione a sorpresa all’interno di un garage nel comune di Quartu Sant’Elena, riconducibile ad un uomo già arrestato lo scorso mese di aprile per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Nel locale il personale della Polizia di Stato, hanno rinvenuto diversi voluminosi involucri in cellophane contenenti Marijuana essiccata, insieme a 21 panetti della stessa sostanza, già lavorati e messi sottovuoto, per un peso totale di oltre 12 chilogrammi e mezzo.

Da giorni gli investigatori della Squadra Mobile avevano tenuto sotto osservazione il garage, dove l’uomo, nell’ultimo periodo aveva traslocato numerosi effetti personali, occultando tra di essi anche lo stupefacente e un setaccio elettrico per la lavorazione della droga.         

Nel corso della prima operazione di polizia dello scorso aprile, all’interno dell’abitazione dell’indagato erano stati trovati circa 650 grammi di Hashish di cui 50 già confezionati in un panetto e i restanti in fase di lavorazione.

In particolare in casa era presente la sostanza grezza contenuta in un sacchetto e in una scatola, costituita da Marijuana in fase di trasformazione, la cui lavorazione veniva effettuata con diversi strumenti tra cui una bilancia, un frullatore, un setaccio elettrico, identico a quello trovato sabato scorso e una sofisticata pressa idraulica.

Quindi al termine delle incombenze di rito, l’indagato, già sottoposto all’obbligo di firma, è stato e accompagnato e rinchiuso presso il carcere di Uta, in attesa dell’udienza di convalida.

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