Press "Enter" to skip to content

Controlli estivi agli allacci abusivi alla rete idrica da parte dei carabinieri del comando provinciale di Nuoro: 14 persone denunciate per furto.

Nuoro, 17 Ago 2019 - Prosegue senza sosta la lotta ai furti d'acqua ai danni della rete idrica gestita da Abbanoa spa, da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro che sono impiegati, soprattutto nel periodo estivo dove maggiore è l’esigenza idrica, in un capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legge e al contrasto dei reati comuni in tema di furto di acqua e allacci abusivi.

I militari delle Compagnie dipendenti del provinciale cc del capoluogo barbaricino, unitamente al personale della società Abbanoa s.p.a., hanno intensificato i controlli agli allacci abusivi alla rete idrica soprattutto in concomitanza del periodo estivo dove maggiore è l’esigenza idrica. E durante le numerose verifiche fatte durante l’attività preventiva svolta nell’ambito del territorio provinciale, nel corso di ben 71 controlli, hanno denunciando alla competente Autorità Giudiziaria 14 persone per il reato furto aggravato continuato di acqua.

I deferimenti sono avvenuti in particolare nelle giurisdizioni della Compagnia di Lanusei, dove sono state sette le denunce a piede libero per furto di acqua così come nella Compagnia di Tonara, dove quattro denunce sono state effettuate nel Comune di Ortueri (NU) e nella giurisdizione della Compagnia di Macomer, dove tre denunce sono state effettuate nel Comune di Borore (NU).

Nel corso delle ispezioni degli impianti idrici che collegano le tubature pubbliche a quelle di privati e agricoltori, il personale dell’Arma ha riscontrato numerose manomissioni che consentivano di approvvigionare direttamente le abitazioni ed i terreni senza registrarne i consumi. Gli allacci abusivi alla rete idrica sono stati ovviamente rimossi.

L'allaccio abusivo alla rete idrica – oltre alle conseguenze contrattuali che derivano dai rapporti con l’azienda fornitrice – configura l’ipotesi di furto aggravato previsto dal combinato disposto dagli art. 624 e 625 c.p. ed è punibile con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 927 a 1.500 euro e, ove sia valutata la personalità del soggetto e la gravità del fatto, nei casi di maggiore rilevanza comporta l’arresto facoltativo in flagranza da parte della polizia giudiziaria, a cui possono conseguire misure cautelari personali di non trascurabile gravità come.

Nonostante i risultati operativi sino ad ora conseguiti, resta costante l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri a fenomeni di criminalità predatoria relativi ai furti di acqua non solo per le conseguenze economiche ma anche per i danni ambientali che tale sottrazione indisciplinata di risorse idriche comporta sul territorio della regione e nei confronti non solo dei privati, ma ai danni di agricoltori e allevatori.

Al momento il danno, stimato in milioni di metri cubi di acqua, sottratto impropriamente ad Abbanoa è in corso di quantificazione e le dovute verifiche sono in corso da parte della società.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »
More from CRONACAMore posts in CRONACA »