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Riprende la carneficina da parte di Israele sula striscia di Gaza. Al Jazeera: il governo sionista lancia altri attacchi aerei sul centro di Gaza ormai ridotta completamente in macerie.

Gaza, 28 Apr 2024 - L'aeronautica israeliana sta effettuando attacchi sulla parte centrale della Striscia di Gaza, ha riferito Al Jazeera del Qatar. "I nostri colleghi riferiscono della ripresa degli attacchi aerei israeliani sugli insediamenti di Az-Zawayda e Al-Muharraqa nella parte centrale della Striscia di Gaza", ha detto il canale televisivo.

"Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza". Lo ha detto alla TASS Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) in un'intervista esclusiva. "La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah", ha detto.

Negli Stati Uniti, alcuni alti funzionari dell'amministrazione hanno informato il segretario di Stato Antony Blinken che non trovano "credibili o affidabili" le assicurazioni di Israele sul fatto che utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti in conformità con il diritto internazionale umanitario. Lo scrive l'agenzia Reuters che ha visto una nota interna del Dipartimento di Stato. La proposta presentata in maniera congiunta da quattro uffici - Democrazia, Diritti Umani e Lavoro; Popolazione, rifugiati e migrazioni; Giustizia penale e Affari internazionali- ha sollevato una "seria preoccupazione per il mancato rispetto" del diritto internazionale umanitario da parte di Israele nella guerra a Gaza.

Il capo della diplomazia statunitense, Antony Blinken, è atteso in Arabia Saudita ma, alla vigilia della sua missione a Riad, non sfugge agli osservatori come un'ipotetica normalizzazione tra Israele e il Paese del Golfo, dopo quasi sette mesi di Guerra, sia quanto mai lontana. Quella 'finestra di opportunità'' per un accordo storico che avrebbe visto la monarchia del Golfo riconoscere Israele, secondo gli analisti, è sempre più chiusa, tanto per il conflitto in corso tanto per le imminenti elezioni negli Stati Uniti. L'attacco senza precedenti di Hamas del 7 ottobre ha frenato quello che avrebbe potuto essere un importante successo di politica estera per il Presidente Joe Biden. A settembre, prima dell'aggressione che ha scatenato la guerra a Gaza, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman aveva dichiarato di "avvicinarsi ogni giorno di piu'" a un accordo che avrebbe dovuto anche rafforzare il partenariato di sicurezza tra Washington e Riad. Ma il leader de facto del regno ha anche sempre sottolineato l'importanza della questione palestinese.  Mentre i combattimenti si trascinano a Gaza e i mediatori lottano per ottenere una tregua, i funzionari sauditi insistono più che mai sulla necessità di trovare una soluzione che porti alla creazione di uno Stato palestinese. Condizione 'sine qua non' per la normalizzazione tra Arabia Saudita e Israele come ribadito a gennaio, al World Economic Forum, dall'ambasciatrice del regno a Washington, la principessa Reema bint Bandar al-Saud, secondo cui la normalizzazione sarebbe impossibile "senza un percorso irrevocabile verso la creazione di questo Stato".

Quasi duecento manifestanti sono stati arrestati nelle scorse ore alla Northeastern University di Boston, all'Arizona State University e all'Indiana University, per le proteste pro-Gaza. Dal 18 aprile sono più di 700 le persone che sono state arrestate nei campus americani, con la protesta partita alla Columbia University di New York e che si è propagata velocemente al resto del Paese. Occupazioni, accampamenti, cortei stanno alzando il livello di tensione con la polizia mentre i vertici universitari sono sempre più in difficoltà. In molti casi gli studenti, che si sono consegnati senza opporre resistenza, sono stati rilasciati. Al momento le forme di protesta più intense riguardano sedici università: dall'Università del Colorado a quella di Austin, Texas, da Emory, in Georgia, a Princeton, in New Jersey. Giornata tesa anche alla Northeastern University dopo che gli studenti si sono rifiutati di lasciare il campus come avevano chiesto i vertici dell'ateneo.

Ennesimo incidente mortale in Sardegna: ieri pomeriggio a Dorgali ha perso la vita un 19enne del posto finito con la sua moto contro un’auto che proveniva dalla parte opposta della strada.

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