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Uomini del Corpo Forestale della Sardegna e dei carabinieri forestali impegni in un’azione multiforze per contrastare il bracconaggio

Cagliari, 22 Feb 2018 - Nell’ambito delle iniziative dirette alla prevenzione e repressione del fenomeno del bracconaggio è stata avviata la scorsa settimana un’importante campagna di controlli nel cagliaritano ed in particolare nel Sulcis e nel Sarrabus, punti caldi del bracconaggio italiano ed inseriti tra i “Black Spot” nel Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici.

L’intervento ha visto congiuntamente impegnati i Carabinieri Forestale Cites della Sezione Operativa Antibracconaggio Reati a Danno degli Animali (Soarda) il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale del Servizio Ispettorato di Cagliari e i volontari della Lipu e del Cabs.

L’impiego coordinato multiforze è tra le azioni prioritarie, in corrispondenza di ciascun black-spot e prevede “la creazione di un coordinamento tra i diversi corpi di vigilanza per garantire un impiego ottimale delle forze disponibili. Il coordinamento deve anche avere lo scopo di favorire lo scambio di informazioni e l’utilizzo ottimale del personale impegnato nella repressione degli illeciti.”

La campagna di contrasto al bracconaggio nella provincia cagliaritana ha finora portato all’identificazione e alla denuncia di 7 persone, al sequestro di 115 lacci per uccellagione, di nr. 165 reti da uccellagione per un totale di circa mq. 2.650, di 17 trappole di tipo sep, di 55 lacci per la cattura degli ungulati, di 41 esemplari di avifauna viva e 223 animali morti fra pettirossi, tordi, merli, colombacci, fringuelli, cardellino e cincia, pettirossi e storni

L’azione dei carabinieri forestali ha provveduto, parallelamente alle attività di polizia giudiziaria volte all’individuazione dei responsabili e del loro deferimento all’Autorità Giudiziaria, a bonificare, grazie all’impegno dei volontari impegnati, ampie zone del territorio rimuovendo e sequestrando ulteriori 2200 lacci per uccellagione, più di 40 reti e numerose trappole indirizzate alla cattura illegale di fauna e avifauna. E’ stata altresì rinvenuta e sequestrata un’arma clandestina (fucile da caccia di fabbricazione artigianale) alle pendici della pineta di Sinnai.

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