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La lunga notte del terremoto: decine di scosse tra Lazio e Abruzzo e la neve rallenta i soccorsi

Roma, 19 Gen 2017 - Una notte lunghissima, che sembra non finire mai. L'Italia centrale è tornata nell'incubo del terremoto ma questa volta - rispetto al sisma del 24 agosto - a rendere la situazione molto più critica c'è la concomitante emergenza neve, con nevicate che sull'Apennino non si vedevano da decine di anni. Molte le situazioni critiche ancora da affrontare, nonostante il grande di impegno di uomini e mezzi.

Sono state almeno 65 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nel Centro Italia, tra cui due di magnitudo 3.5.

Una forte scossa di terremoto di 5.1 gradi della scala Richter è stata avvertita intorno alle 10.25 nel centro Italia. La scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo, nelle Marche, in Emilia Romagna ed in Toscana. Chiaramente avvertita anche a Roma.

Poco meno di un'ora, e una seconda scossa più forte scuote tutto il centro Italia di magnitudo 5.5. Una terza scossa è stata registrata alle 11:26, ancora di magnitudo 5.4 con epicentro nella stessa zona del terremoto dell'Aquila del 2009.

Una quarta scossa nel pomeriggio, attorno alle 14:34, intorno al 5.1 è stata avvertita fino a Roma e nettamente sentita all'Aquila e anche a Pescara: la scossa è stata avvertita distintamente anche a Teramo e ad Avezzano. Altre di magnitudo minore (superiore a 4 e 3) sono state registrate dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Il cadavere di una persona è stato recuperato dalle macerie di un edificio crollato a Castel Castagna (Teramo). Lo ha confermato la prefettura alla Protezione civile. A provocare il crollo le abbondanti nevicate e le scosse di terremoto. Il cadavere, a quanto si apprende, è di un uomo di 83 anni rimasto sepolto nel crollo della sua stalla in una frazione del paese.

Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore "è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato". Lo ha detto all'Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Un'altra esperta dell'istituto in seguito ha dato un'interpretazione diversa. Si tratta della sismologa Concetta Nostro secondo la quale "non è assolutamente un'anomalia, è già successo che a un evento sismico importante seguano immediatamente dopo scosse di magnitudo pari o superiore, abbiamo diversi casi nella storia, anche recenti". La sismologa dell'Ingv interpellata dall'Agi, stempera quindi l'allarme su presunte anomalie nella serie sismica. "La serie di scosse di oggi non è indicativa di chissà quale particolare fenomeno, siamo in presenza di faglie che si attivano in sequenza e scatenano eventi sismici, e ribadiamo che potrebbero proseguire. Il terremoto dell'Irpinia è stato così, con scosse molto ravvicinate all'inizio e poi ancora eventi sismici addirittura per anni".

"L'epicentro è nella zona del terremoto del 24 agosto", ha detto Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile a Rainews24 parlando del primo terremoto. Curcio ha poi aggiunto che "dal 24 agosto nel centro Italia si sono superate le 45mila scosse". La conferma alle parole di Curcio viene dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che ha comunicato in un documento diffuso nel pomeriggio che "la faglia coinvolta dagli eventi sismici di questa mattina appartiene al sistema di faglie dei Monti della Laga il cui settore più settentrionale si è attivato con l'evento del 24 agosto".

Una persona risulta dispersa sotto la slavina che si sarebbe staccata a causa delle scosse colpendo le casa di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila), uno degli epicentri del sisma di stamani. Lo riferiscono fonti delle squadre di soccorso. È un'azione molto difficoltosa per via della grande quantità di neve che c'è sulle arterie di collegamento e questo ha portato a una sospensione delle ricerche.

Questi territori attualmente sono in estreme condizioni meteo a causa del gelo e delle forti nevicate che hanno colpito specialmente il versante adriatico del Paese. I mezzi dei vigili del fuoco stanno incontrando diverse difficoltà a raggiungere le zone colpite dalle scosse di terremoto di questa mattina a causa della neve presente sulle strade. Le verifiche di eventuali crolli sono in corso.

A seguito di quanto concordato durante la riunione del Centro Coordinamento Soccorso svoltasi immediatamente dopo le scosse di ieri, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha invitato i Comuni e la Provincia di Perugia e Terni a verificare tutti gli edifici scolastici dell'Umbria. A tal fine i sindaci sono stati invitati a disporre con specifica ordinanza la chiusura per la giornata di oggi, 19 gennaio, e la riapertura dei plessi scolastici al termine delle procedure di verifica. Ciascun sindaco dovrà indicare nella propria Ordinanza il giorno di riapertura.

Ci sono almeno due persone all'interno di un supermercato di campetto di Penne il cui tetto è crollato a causa del peso della neve e forse delle scosse di terremoto di stamani. I carabinieri e i vigili del fuoco si sono recati sul posto. Intanto, il sindaco di Penne Mario Semproni ha chiesto al presidente del Consiglio Gentiloni l'intervento di esercito e protezione civile. "Siamo senza luce e riscaldamento da 48 ore, abbiamo problemi con l'ospedale e i dializzati. Penne è un centro di 13mila abitanti. Siamo stremati - dice il sindaco - la gente è nel panico e continua a nevicare. Aiutateci per favore".

Un bambino e sua mamma sono stati estratti vivi dalle macerie dai vigili del fuoco in seguito il crollo di un edificio a Castiglione Messer Raimondo, nel Teramano, dopo il sisma in Centro Italia. A quanto si apprende in un tweet dei vigili del fuoco, mamma e bambino erano in condizioni di ipotermia ed è in corso l'elitrasporto in ospedale con il mezzo Drago54.

"La situazione è critica. C'è il terremoto, c'è la neve. C'è difficoltà nei soccorsi perché la statale 260 dall'Aquila è bloccata per un autotreno di traverso". È quanto afferma all'Adnkronos il sindaco di Montereale (L'Aquila) Massimiliano Giorgi dopo le violente scosse di terremoto. Ai microfoni di Rainews il sindaco di Montereale, il comune più vicino all'epicentro, ha poi rassicurato sull'entità dei danni. Non ci sono crolli.

Crolli a Campotosto, Laringo e Poggio Cancelli. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura per le scosse. Questa la situazione nella zona dell'epicentro di Montereale (L'Aquila) dopo le tre forti scosse di questa mattina. A riferirlo sono operatori delle forze dell'ordine, Cc e Forestali, che stanno lavorando sul posto. Riferiscono che la terra "batte in continuazione e la gente ha paura. A Montereale non si registrano danni a persone".

La protezione civile delle Marche ha diramato un allarme valanghe sul territorio regionale. La misura è stata deciso - si apprende da fonti della regione – a causa della neve e delle nuove scosse di terremoto. "Non sono segnalate vittime" al momento nelle Marche, "il resoconto dei crolli è reso difficoltoso dalla neve, che in alcune aree ha raggiunto cumuli di 3-4 metri", rende noto la Protezione civile regionale. Tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano sono innevati e le nuove scosse hanno innescato una serie di piccole slavine. Trentamila sono le utenze senza corrente elettrica, con le maggiori criticità nell'Ascolano. 60 Comuni chiedono turbine e personale.

Anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a Rainews24 ha richiamato l'attenzione sull'esigenza di turbine. "Il problema non è la zona rossa ma la salute delle persone. Malgrado ci sia un dispiegamento di forze importanti, non bastano gli spazzaneve, richieste già le turbine".

"Ho chiesto e sollecitato con una lettera alla Soi di Macerata e al Dicomac l'intervento dell'esercito, ma non ho ottenuto risposta. Questa mattina ho chiesto al Comando provinciale dei vigili del fuoco di informarmi sulle operazioni messe in atto dopo le scosse del terremoto e non solo non ho avuto risposta ma ho dovuto chiamare i carabinieri perché la lettera venisse presa in consegna. Quindi non sono in condizione di dire se ci siano stati altri crolli, perché non sono stato informato". È la denuncia del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.

Rintracciati i 15 allevatori di Arquata del Tronto che questa mattina non davano più notizie di loro dopo essere partiti da San Benedetto del Tronto per dirigersi verso le loro stella e aziende nelle frazioni di Spelonga e Colle. Lo conferma il sindaco Aleandro Petrucci. Preoccupati i familiari dopo le tre forti scosse di magnitudo superiore ai 5 gradi Richter e che ha fatto tremare tutto l'Ascolano. Gli allevatori stanno bene.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il commissario Vasco Errani, spiegano fonti di palazzo Chigi, ha chiesto al ministro della Difesa Roberta Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito - assieme alla strutture operative già presenti - per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse.

E il ministro della Difesa Roberta Pinotti, parlando con i giornalisti a Montecitorio, ha detto "abbiamo dato alla Protezione civile la massima disponibilità di mezzi e di uomini; in particolare da stamani sono stati mobilitati anche i raggruppamenti del Genio di stanza al Sud, a Foggia e a Caserta, nonché quelli di Bologna".