Press "Enter" to skip to content

Turchia: catturato Masharipov, il terrorista della strage di capodanno nel night Reina di Istanbul

Istanbul, 17 Gen 2017 - È finita la fuga del killer del Reina. Il terrorista che uccise 39 persone nel night club di Istanbul la notte di capodanno è stato catturato. La notizia è stata diffusa dal sito web del quotidiano Hurriyet, dalla Cnn turca e da altri media locali.

L'uzbeko Abdulkadir Masharipov è stato arrestato con il figlio di 4 anni e altre 5 persone nel quartiere di Esenyurt, nella parte europea della metropoli sul Bosforo. Con lui sarebbero state catturate altre 5 persone, ritenute componenti di una cellula jihadista affiliata all'Isis: secondo le informazioni lasciate filtrare dalle forze di sicurezza avrebbero passaporto di Senegal, Egitto, Somalia e Kirghizistan.

I media turchi hanno diffuso con grande evidenza le immagini di Masharipov trascinato in manette dai poliziotti di fronte a telecamere e fotografi.

Sul sito web del quotidiano Hurriyet è stata pubblicata la foto del killer, dimagrito. Sul volto diversi segni di colpi e contusioni ed una ferita sul sopracciglio destro. Sulla maglietta grigia chiara tracce di sangue rappreso.  Ma c'è anche un'altra immagine che colpisce: quella di un altro presunto terrorista a terra, le mani legate dietro la schiena con una fascetta da elettricista e sulla testa l'anfibio di un agente delle forze di sicurezza turche.

L'attacco nel night club Reina era stato rivendicato dall'Isis come vendetta per il coinvolgimento militare turco nel conflitto in Siria. Oltre ai 39 morti, provocò anche decine di feriti.

È caccia ai complici Masharipov è conosciuto con il nome di battaglia di Abu Mohammed Khurasani. Il terrorista è stato trasportato in una base delle forze di sicurezza dopo essere stato sottoposto a controlli medici. L'operazione è stata condotta in gran segreto dalla polizia di Istanbul in collaborazione con le unità anti-terrorismo e dell'intelligence. Si cercano ancora eventuali altri complici del terrorista.

La moglie era stata arrestata il 12 gennaio scorso in una casa di Maltepe insieme alla figlia di 18 mesi. Masharipov e la famiglia negli ultimi giorni di dicembre avevano affittato una casa proprio nel quartiere di Esenyurt.

Masharipov dovrà ora affrontare lunghi interrogatori per svelare la rete di complici su cui ha contato per compiere il massacro. Agendo con grande sangue freddo, scaricò sette caricatori di kalasnhikov allinterno del Reina dove la notte di capodanno si trovavano circa 700 persone che festeggiavano l'arrivo del 2017. Poi si cambiò con calma nella cucina del locale e si allontanò indisturbato dal luogo della strage. Per far perdere le sue tacce cambiò almeno sei taxi.