In arrivo il decreto della semplificazione fiscale che si dovrebbe arricchire di nuovi e importanti contenuti. Nel testo, infatti, dovrebbero entrare un nuovo pacchetto di norme contro l'evasione, alcune modifiche al regime dell'Imu, l'imposta comunale sugli immobili che da quest'anno sostituirà l'Ici, alla tassa di soggiorno, che diverrebbe opzionale per tutti i comuni e non solo per quelli turistici, e alla Res, la nuova imposta sulla raccolta dei rifiuti.
Il decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri venerdì prossimo, ma sarà solo l'antipasto della vera e propria riforma fiscale che il governo Monti varerà entro la primavera, sfruttando la delega presentata in Parlamento dal precedente esecutivo, con la quale arriveranno gli interventi di riordino più importanti. Sarà quella la sede per il riordino complessivo delle norme fiscali, anche per quanto riguarda le sanzioni, con la definizione di un nuovo testo unico, per l'eventuale ridefinizione delle aliquote, la revisione delle detrazioni e delle deduzioni fiscali, e soprattutto l'inquadramento della lotta all'evasione, i cui frutti dovrebbero essere in qualche modo vincolati alla riduzione della pressione fiscale.
Rispetto alle anticipazioni della vigilia le principali novità riguardano la nuova stretta contro l'evasione fiscale. Nel decreto semplificazioni, ad esempio, dovrebbero esserci le linee guida per costruire le «liste» dei sospetti evasori da sottoporre agli accertamenti. È probabile che nell'elenco dei soggetti da controllare con più attenzione finiscano tutti i contribuenti «pizzicati» in infrazione dall'amministrazione tributaria. Come i commercianti che, nel corso dei controlli notevolmente intensificati in questo primo scorcio dell'anno, sono stati multati per la mancata emissione degli scontrini fiscali. Oltre alla sanzione specifica, andranno incontro quasi certamente a un supplemento di controlli sull'intero spettro delle loro attività, finendo automaticamente nelle liste dei contribuenti sui quali l'amministrazione farà gli accertamenti approfonditi, anche con l'accesso ai conti correnti bancari.
Nel decreto, secondo le anticipazioni
Nel nuovo pacchetto antievasione potrebbero entrare anche norme più stringenti sulle compensazioni Iva da parte dei contribuenti, con la riduzione da
Con la semplificazione fiscale arriveranno anche dei chiarimenti sull'applicazione dell'Imu, l'imposta municipale sugli immobili che da quest'anno assorbirà l'Ici. Si prevede, per esempio, che le detrazioni forfettarie di 200 euro l'anno, più 50 euro per ogni figlio a carico di età inferiore ai 26 anni, si applichino su una sola unità immobiliare. In buona sostanza, lo sconto sull'Ici potrà essere applicato una sola
Dalla nuova imposta, poi, dovrebbero essere esentati gli immobili che appartengono a qualsiasi titolo ai comuni e agli altri enti locali. E potrebbe essere proprio il decreto fiscale di venerdì prossimo il meccanismo con il quale il governo assoggetterebbe all'Imu gli immobili della Chiesa, ma anche dei partiti politici, dei sindacati, delle associazioni sportive, delle organizzazioni senza fini di lucro, oggi tutte esenti. Dovrebbero poi arrivare anche dei chiarimenti sull'applicazione della Res, la nuova imposta sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani che dall'anno prossimo sostituirà
Tra gli interventi che dovrebbero figurare nel decreto c'è anche il raddoppio della «franchigia» sugli accertamenti fiscali: chi vanta microdebiti tributari, quelli inferiori a 30 euro, mentre oggi il limite è pari a 16 euro, non rischia nulla perché per l'amministrazione il gioco non vale la candela. E dovrebbe essere confermata la norma grazie alla quale le imprese morose nei confronti del Fisco, ma che hanno rateizzato il debito e stanno onorando i pagamenti, potranno partecipare agli appalti pubblici, dai quali oggi sono escluse. Con il decreto, infine, potrebbe cadere l'obbligo per i commercianti di segnalare al Fisco (come dato sensibile per costruire lo «spesometro») ogni acquisto fatto dai privati superiore ai 3 mila euro d'importo. Si tornerebbe al vecchio obbligo di mantenere un elenco dei clienti e dei fornitori da segnalare al Fisco solo una