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La Provincia di Olbia-Tempio istituisce unità di crisi contro la Febbre del Nilo.

Massima operatività con una azione volta a bonificare tutto il territorio perraggiungere l’obiettivo di eliminare eventuali focolai in tempi strettissimi lìdove si possono annidare la zanzare che trasmettono la West Nile Disease,meglio nota “febbre del Nilo”.

Dopo il caso dell’uomo di 70 anni punto a baia Caddinas , in località GolfoAranci, la Provincia, che ha competenza in materia di disinfestazioneattraverso la sua controllata Multiss, ha subito avviato, in collaborazione coni comuni di Olbia e Golfo Aranci, una bonifica nelle zone giudicate a rischio.

Oggi , nella sala del Consiglio Provinciale si è insediata l’unità di crisiistituita in via d’urgenza dall’Assessore all’Ambiente Pietro Carzedda , allapresenza dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Olbia Giovanna Spano, delvicesindaco di Golfo Aranci Mario Mulas , del Dott. Carlo Oggiano direttore facentefunzioni del Servizio Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di PrevenzioneUsl n. 2 Olbia , Dott. Silvio Petazzi direttore del Dipartimento di Prevenzione Usl n. 2 Olbia , Dott.Domenico Bacciu dirigente veterinario servizio della Sanità animale, deitecnici della Provincia e della Multiss.

Dall’incontro è emerso che la febbre del Nilo è sotto controllo, colpiscepercentuali ridottissime della popolazione. Il dottor Silvio Pettazzi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl diOlbia ha fornito numeri abbondanti rassicurazioni : “I primi casi sonostati segnalati in Italia nel 2008 in 9 persone, con complicazioni neurologichein 8 casi. Nel 2009 i casi sono stati 18, nel 2010 nessun caso e nel 2011 icasi sono stati 12.  Le persone che hannoun'età superiore ai 60 anni di vita sono quelle che maggiormente potrebberoandare incontro a complicazioni. L'80 per cento non presenta sintomi, il 20 percento invece dimostra una banale influenza , meno dell'uno per cento invececomplicazioni neurologiche più gravi come la meningite, ma con un indice diletalità molto basso. Di fatto è una malattia sporadica con un virus a bassissimavirulenza che colpisce maggiormente anziani e persone con deficit immunitarionon trasmissibile da uomo a uomo. Finora abbiamo avuto solo 3 casi Sardegna.Questo di Olbia e' il terzo caso. La persona ha 70 anni quindi rientra nellacasistica. Se pensiamo a quante persone sono state punte dalle zanzare a baiaCaddinas e a Pittulongu questa estate arriviamo a cifre altissime , migliaiasicuramente , che rientrano nell'80 per cento di persone che non hanno avutoalcun sintomo”.

L’azione delle squadre della Multiss, è iniziata oggi alle prime lucidell’alba partendo dai luoghi dove aveva soggiornato il 70enne originario dellapenisola. Dalla riunione, anche su sollecitazione del vicesindaco di GolfoAranci Mario Mulas, è emersa la volontà di estendere le bonifiche a tutte lezone del territorio della provincia dove si possono annidare potenzialifocolai. Stagni, pozze d’acqua, cisterne aperte, perfino vecchie gomme diautomobile dove si formano piccoli depositi di acqua possono diventare il luogodove si sviluppano le larve delle zanzare. “Ecco perché è necessaria lacollaborazione della popolazione per segnalare le situazioni a rischio ”, hannospiegato gli assessori Carzedda e Spano. “Per quanto riguarda le zanzare sonosufficienti le normali precauzioni che si usano di solito a partire dallesostanze protettive che si spalmano sulla pelle ai più classici insetticidi ”,hanno spiegato gli esperti della Asl n.2.

L’Assessore Giovanna Spano ha ringraziato la Provincia per la velocità conla quale si è intervenuti e per l’immediata predisposizione di un piano diemergenza con una mappatura delle zone. L’Assessore Pietro Carzedda è haspiegato che si sta procedendo ad allargare il monitoraggio anche alle zone cheabitualmente non vengono trattate. “L'attività proseguirà per tutto l'invernoin tutte le zone umide per arrivare in primavera con un piano ben preciso alfine di evitare ogni pericolo”. “Sono stati chiesti ulteriori stanziamentistraordinari alla Regione perché il finanziamento destinato alle Province perle operazioni di bonifica è stato ridotto a causa dei tagli. I fondi non sono sufficienti”,ha sottolineato l’Assessore.

“Nessuna polemica con l’Assessore regionale allaSanità Simona De Francisci- conclude il presidente della Provincia FedeleSanciu – la necessità è che , superata la fase emergenziale, si possacontinuare con una campagna di bonifica del territorio che possa contare suadeguate risorse in grado di assicurare interventi continui e costanti durantetutto l’anno”.