Press "Enter" to skip to content

Sorpresi subito dopo il furto con refurtiva e attrezzi: arrestate tre persone dai carabinieri.

Intorno all’una di questa notte, lungo la SP 125 nella località “Poltu Quadu”, sono stati fermati Seferovic Nermyn, di  21 anni, Sulejmanovic Adriano, di 20 ed un minorenne (sulla cui identità si mantiene il riserbo), tutti di origine bosniaca, che avevano appena compiuto un furto ad un vicino distributore di carburante.

I militari della Sezione Radiomobile del Comando territoriale di Olbia, che stavano effettuando una mirata vigilanza nelle aree maggiormente sensibili ai reati “predatori” messi a segno nella notte, li hanno intercettati a bordo di un’autovettura ed hanno proceduto al loro controllo dopo che essi avevano tentato di allontanarsi dalla pattuglia con atteggiamento ritenuto sospetto. Nelle fasi del controllo, infatti, sono stati notati alcuni attrezzi utili allo scasso, tra cui un palanchino, un cacciavite di grosse dimensioni ed alcune tenaglie. Ne è, quindi, scaturita una perquisizione personale e sul mezzo, durante i quali sono stati rinvenuti anche tre passamontagna ed oltre duecento euro in monete, nascosti nell’auto. Quindi vista la scoperta di tutto il materiale da cui si è compreso che il denaro non poteva che essere provento di furto in esercizio commerciale, sono immediatamente scattate le ricerche per individuare il luogo preso di mira dai ladri.

Infatti, dopo alcuni minuti, il personale di pattuglia ha trovato il distributore di carburante, nonché area di servizio con autolavaggio, presso cui il reato si era consumato. In esso, i tre avevano forzato la macchina cambiamonete asportandone il contenuto.

I tre ragazzi, con tutte le risultanze acquisite, sono stati tratti in arresto per il furto aggravato, il materiale da scasso è stato sequestrato, mentre l’intera refurtiva è stata resa al legittimo proprietario. I maggiorenni sono attualmente custoditi nelle camere di sicurezza del Reparto Territoriale, mentre il minorenne è stato condotto presso idoneo centro di accoglienza. E’ attualmente al vaglio l’analisi dei dati relativi ad altri delitti per verificare l’ipotesi di un eventuale precedente coinvolgimento degli odierni autori.