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Altre tre denunce per fatti inerenti l’omicidio dell’88enne Musini e un 53 enne arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Denunciata anche la figlia di quest’ultimo,

Cagliari, 6 Giu 2019 - I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Cagliari, a conclusione degli ulteriori accertamenti relativi all'omicidio dell'anziano Musini, hanno deferito in stato di libertà all'A.G. 3 persone. La prima è una 32enne, compagna di Antonio Perra, per favoreggiamento personale perché avrebbe collaborato ad occultare l'abbigliamento sporco di sangue dell'omicida Corona Eugenio.

Il secondo, Filippo Piras, per furto in abitazione poiché, prima con il Corona e poi in compagnia di un soggetto in fase di identificazione, avrebbero rubato un televisore ed un computer dall'abitazione della vittima.

La terza persona, un 37enne con precedenti penali, per il reato di ricettazione. Infatti questi è il gestore di un circolo della zona di Is Mirrionis che acquistava la refurtiva.

Inoltre, nel quadro dell'attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, i militari della Squadra speciale del Nucleo investigativo che ha effettuato in questo ultimo periodo già 13 arresti di spacciatori, questa notte ha proceduto all'arresto di un 53enne di Selargius.

altre denunce e un arresto per l'omicidio dell'anziano a CaL'uomo, sottoposto a controllo e perquisizione mentre si trovava in auto, è stato trovato in possesso di 100 grammi di hashish. La figlia 30enne, che si trovava con lui, aveva invece nascosti 10 grammi di hashish e 10 di marijuana (per cui è stata denunciata). Subito dopo è stata estesa la perquisizione nel domicilio dell'uomo.

I carabinieri hanno in seguito notato che dall'abitazione sita in zona di campagna, vi era un evidente calpestio sull'erba che proseguiva, per 15 metri, dalla porta ad un terreno confinante. E, subito dopo, è stato trovato un borsone al cui interno vi erano celati circa 19 kg di hashish, suddivisi in panetti.

Quindi l’arrestato ultimate le formalità di rito nella caserma di Via Nuoro è stato trasferito e rinchiuso presso il carcere di Uta.

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