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Annullamento concorso per dirigenti Regione Sardegna

Cagliari 9 febbraio 2018 -  Il Vice capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia Sardegna, Alessandra Zedda diffida la Giunta Pigliaru dal fare pura propaganda elettorale e clientelismo sui temi dei concorsi pubblici e della organizzazione della Regione. Lo scrive in una nota la consigliera regionale di FI.

Già nel mese di ottobre la consigliera azzurra ha denunciato le cause di illegittimità e di inopportunità amministrativa e politica sul concorso per l‘assunzione di nuovi dirigenti dell’amministrazione regionale. Proprio in settimana il TAR ha annullato con sentenza del 7 febbraio 2018 il concorso citato, in quanto l’Assessore del Personale e la Giunta hanno emanato il concorso sostituendosi al Dirigente regionale competente, mentre la competenza sugli atti di gestione è dei dirigenti. Errore grossolano in quanto tale normativa è in vigore sin da quando è sancita la netta separazione tra organo politico e di gestione. Inoltre sempre lo stesso Tar ha punito la divisione del concorso, per la partecipazione in ambiti non chiaramente distinguibili e la suddivisione fra area tecnica e amministrativa difficilmente comprensibile, nonché la possibilità di partecipazione a più ambiti pur avendone le relative competenze.

Se si aggiunge che l’Assessore giustifica tale incapacità manifesta, con l’urgente necessità, per la macchina amministrativa regionale di dotarsi di nuove figure di vertice, ciò appare un’aggravante porta a dire stop a qualsiasi intervento che riguardi il personale e i maldestri tentativi da parte dell’esecutivo, di questi giorni di riorganizzazioni della struttura regionale.

Basta illusioni e azioni prive di fondamenti giuridici e o inopportuni e a ciò che la Giunta Pigliaru ha predisposto in questi giorni, con la solita motivazione di urgenza e pressapochismo in materia di organizzazione della Regione con le modifiche alla legge regionale n. 1 del 1977, alla legge regionale n. 32 del 1988 e legge regionale n. 31 del 1998”.

Il concorso appena annullato è costato tempo e denaro e ha illuso i partecipanti, anche i numerosi che aspettano le stabilizzazioni rischiano, anche in questo caso ricorsi per vizi di procedura; altri, come i dipendenti tutti della regione sarda attendono una riorganizzazione concreta ed efficace, che magari eviti di contemplare modifiche mirate ad accontentare precisi gruppi di interesse a scapito di un riconoscimento di professionalità e competenze maturate nel tempo.

La riforma organizzativa della Regione, dovrebbe occuparsi di modifiche sostanziali di una macchina oramai obsoleta e incapace di stare al passo con le reali esigenze di buon governo e di sviluppo futuro.

L’attuale disegno di legge della giunta regionale propone l’aumento da 3 a 7 unità dei componenti l’ufficio del cerimoniale, precisando da subito la corrispondente indennità. Si propone ancora la realizzazione di unità di progetto e uffici speciali, alle dipendenze di un nuovo super direttore generale i cui compiti appaiono quanto mento nebulosi.  Il Segretariato generale espleta, altresì, l'attività di coordinamento e di impulso di progetti trasversali di particolare rilevanza programmatica attraverso la costituzione di gruppi di lavoro o promuovendo l'istituzione delle unità di progetto.

Le unità di progetto sono definite come strutture organizzative temporanee, che possono essere istituite per il conseguimento di obiettivi specifici anche intersettoriali.

Gli uffici speciali sono strutture organizzative eventuali che possono essere istituite per l’adempimento di funzioni specifiche.

Tutto ciò può essere modificato dalla Giunta a proprio piacimento, in quanto la stessa stabilisce criteri, modalità di funzionamento nonché la composizione.

Ora Alessandra Zedda si chiede se è questa la riforma della struttura regionale attesa per l’ammodernamento e funzionalità della Regione?

Ancora l’applicazione della legge nazionale, dietro cui si nasconde la giunta Pigliaru vale solo per la soddisfazione degli amici o invece si dovrebbe, per esempio, applicare sulle mobilità del personale o sulla necessità di effettuare i corsi concorsi per i dipendenti della regione in possesso dei titoli e competenze ma ancora collocato nelle qualifiche inferiori? Com

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