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Indagini in corso Gambe ritrovate in cassonetto, il fratello della vittima confessa

Roma, 16 Ago 2017 - Avrebbe confessato durante l'interrogatorio in Questura l'uomo sospettato di aver ucciso e fatto a pezzi la sorella gettandola in diversi cassonetti a Roma. Lo si apprende da fonti investigative. L'interrogatorio, durato alcune ore, si sta concludendo.

Ci sarebbero delle liti familiari alla base dell'omicidio della donna fatta a pezzi e gettata in diversi cassonetti dei rifiuti a Roma. E' quanto ipotizzano al momento gli investigatori che stanno interrogando il fratello, sospettato dell'omicidio. A quanto accertato finora, i due fratelli abitavano insieme in un appartamento nel quartiere Flaminio, a pochi metri di distanza dal cassonetto in cui la polizia ha rinvenuto la testa e il tronco della donna. I due fratelli si erano riuniti anni fa dopo la morte della mamma e vivevano in un appartamento in Via Guido reni al civico 22n. Sulla porta dell'appartamento sono stati apposti i sigilli da parte delle forze dell'ordine. Nel condominio al momento ci sono pochissimi inquilini, così come nella scala C, dove vivevano fratello e sorella.

È il fratello della vittima la persona che in queste ore è ascoltata in Questura. Massimo riserbo in procura sullo sviluppo dell'indagine, ma da quanto si apprende all'atto istruttorio sta partecipando anche il Pm titolare dell'indagine Marcello Cascini. Non si esclude che l'uomo possa essere affetto da problemi psichici.  - Secondo quanto si appreso, il sospettato sarebbe l'uomo ripreso da una telecamera di videosorveglianza mentre gettava qualcosa all'interno del secchione nella notte tra il 14 e il 15 agosto.

Ieri sera in viale Maresciallo Pilsudski, nel quartiere Parioli di Roma, mentre rovistava in un cassonetto, una ragazza rom ha scoperto due gambe avvolte da scotch da pacchi. Ha avuto un malore ma è comunque riuscita a dare l'allarme che ha fatto partire l'inchiesta.

Dopo il ritrovamento delle gambe le forze dell'ordine hanno iniziato la ricerca delle altre parti del corpo. E oggi, in tarda mattinata hanno estratto la testa e il torso da un altro cassonetto, in via Guido Reni, all'altezza del civico 22. Li cercavano da ieri sera, ipotizzando che l'omicida abbia cercato di liberarsi in fretta dei resti e li abbia distribuiti sperando di confonderli tra i rifiuti prelevati da diversi camion dell'Ama.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile valutandone lo stato di conservazione, gli arti sarebbero stati buttati nei cassonetti la sera precedente il ritrovamento da parte della giovane rom. La vittima sarebbe una donna italiana cui l'assassino avrebbe tagliato le gambe con un'ascia (o almeno così è stato valutato in un primo momento a giudicare dal tipo di recisione).

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato un uomo allontanarsi dal cassonetto nella notte di lunedì. Una parte della targa della sua auto è risultata leggibile da una prima analisi delle immagini.