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Polonia, presidente Duda: metterò il veto alla riforma della Corte Suprema

Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha annunciato oggi che metterà il veto su una legge che impone la sostituzione dei giudici della Corte suprema con funzionari di nomina governativa. Dopo otto giorni di protesta, con i cittadini che chiedevano a Duda di usare il veto, la decisione arriva inattesa.

Duda metterà il veto su due dei tre provvedimenti che riformano il sistema giudiziario, quelli che hanno causato proteste in Polonia e preoccupazione nell'Unione europea perché minano l'autonomia della giustizia e vanno contro il principio della separazione dei poteri: "Ho deciso che li rimanderò alla Camera bassa del Parlamento, il che significa che porrò il veto alle misure sulla Corte suprema e sul Consiglio nazionale della magistratura", ha affermato dopo giorni di massicce proteste popolari.

Il partito di maggioranza Diritto e Giustizia (di cui fa parte anche Duda) di destra ed euroscettico, ha approvato una riforma che di fatto cancella l’autonomia della magistratura. In primo luogo prevede che il ministro della Giustizia possa mandare in pensione tutti gli 83 giudici della Corte Suprema, a prescindere dalla loro età. Il governo avrà poi la possibilità di fatto di nominare i sostituti perché avrà il compito - che prima spettava ad altri giudici - di scegliere 22 dei 25 funzionari che a loro volta scelgono i giudici e ne propongono gli avanzamenti di carriera.

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