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Cagliari: otto fermi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Cagliari, 6 Mar 2017 - Al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, gli investigatori della Polizia di Stato della Questura di Cagliari, su disposizione del Pubblico Ministero Dr.ssa Liliana Ledda, ha dato esecuzione ad otto fermi perché accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’attività investigativa, avviata nel mese di Dicembre e finalizzata a contrastare il massiccio flusso migratorio che dall’Algeria giunge sulle coste sarde, ha permesso di identificare un nucleo di fiancheggiatori, che stabili su tutto il territorio nazionale e fornivano ai loro connazionali la necessaria assistenza per giungere in Italia e consegnavano loro falsi documenti da utilizzare per circolare liberamente con la prospettiva di raggiungere altre nazioni europee e, in alcuni casi, si occupavano di accompagnarli oltre frontiera.

A capo dell’organizzazione Sadki Nabil, di 30 anni, algerino, in Italia da oltre 10 anni sposato con Simona Durzu, di 35 anni, di Cagliari, domiciliati ad Assemini (Ca), ritenuta complice del marito.

I due, grazie alla loro conoscenza delle dinamiche locali legate ai così detti “sbarchi diretti” che da anni interessano le coste sud occidentali della Sardegna, nel tempo hanno creato una fitta rete di contatti, anche a livello transnazionale, offrendo un servizio a “pagamento” ai loro connazionali che una volta sbarcati sull’isola avrebbero manifestato la necessità di possedere un titolo falso con il quale poter comunque circolare liberamente.

L’attività della coppia, un vero e proprio lucroso affare, con tariffe variabili tra i 100 ed i 400 a seconda del tipo di documento da falsificare, si è avvalsa della collaborazione di almeno altri sei soggetti, presenti tra Roma e Sassari, ma tutti accomunati da una precedente esperienza sarda alle dirette dipendenze di Nabil Sadki e della moglie Simona Durzu: i due si occupavano di reperire i connazionali appena giunti che avevano bisogno di documenti. E tra questi, il più richiesto, la ricevuta dell’istanza di protezione internazionale, un documento che permette una discreta libertà di movimento senza tuttavia compromettere la possibilità di richiedere, una volta raggiunta la meta europea desiderata, una reale richiesta di protezione internazionale, eludendo così i presupposti della Convenzione di Dublino. Ma grazie agli accertamenti effettuati dagli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Sardegna, che hanno analizzato nel dettaglio tutti i documenti reperiti dagli investigatori, si è potuta accertare la natura assolutamente fraudolenta dei medesimi.

Sono stati inoltre destinatari dei provvedimenti restrittivi Kadimi Otman, di 18 anni, marocchino domiciliato a Fertilia (SS), Khannoufi Mohamed Ali, di 26 anni, algerino domiciliato a Capoterra, R.B., di 17 anni, algerino, Boumelit Najm Eddine, di 24 anni, noto “Mommo”, algerino, domiciliato a Cagliari e Sadki Ramzi, 24enne algerino domiciliato a Roma.

L’esecuzione delle misure precautelari è avvenuta con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, le Squadre Mobili di Roma, Sassari e Nuoro, il Reparto Prevenzione Crimine Sardegna e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.

 

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