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Denunciate dai carabinieri dei Santu Lussurgiu due donne che truffavano gli anziani spacciandosi per medici.

Diverse sono state le truffe messe a segno, a partire dalla fine del 2012, nei confronti di persone anziane da parte di due donne.

I carabinieri della compagnia di Ghilarza, con la fattiva collaborazione dei 22 servizi sociali di altrettanti comuni e dei parroci, hanno distribuito, anche porta a porta, il “vademecum” dal titolo “un carabiniere per amico”, realizzato nel 2008 dalla legione carabinieri Sardegna, al fine di informare preventivamente le potenziali vittime di truffe del genere, in particolare persone anziane che vivono da sole.

Le due donne denunciate, non ancora trentenni, di origine siciliane, identificate dai carabinieri della stazione di Santu Lussurgiu (Or) e dal militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Ghilarza, si presentavano anche come medici del centro Alzheimer, erano pertanto fatte accomodare in casa dalle ignare vittime dove, utilizzando degli escamotage, riuscivano ad impossessarsi di somme di danaro, anche elevate, custodite dagli anziani nelle proprie abitazioni e subito dopo si dileguavano.

Ulteriori truffe sono state messe a segno da donne che si erano qualificate come dipendenti delle Asl, dell’Inps, delle poste italiane. In simili casi è importante tenere un comportamento ben descritto nel documento già distribuito.