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Rafah, massacro di profughi. Almeno 40 morti, decine di feriti. Israele: “Uccisi 2 capi di Hamas”.

Rafah, 27 Magg 2024 - Il bilancio dell'attacco israeliano alla tendopoli nell'area di Tal as-Sultan di 40 morti, sostiene l'agenzia di stampa Wafa citando fonti locali e aggiungendo che "la maggior parte dei morti sonno donne e bambini" e che "molti sono stati bruciati vivi". Decine i feriti che sono stati portati negli ospedali della zona, i quali - ricorda la Mezzaluna rossa palestinese - "non sono in grado di gestire questo gran numero di accessi".

E dopo quest’ultima strage di donne e bambini da parte dell’esercito del criminale primo ministro israeliano, Amnesty International esorta la Corte penale internazionale a indagare come crimini di guerra tre recenti attacchi israeliani che hanno ucciso 44 civili palestinesi, tra cui 32 bambini. 

La settimana scorsa il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto un mandato d'arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e i massimi leader di Hamas con l'accusa di crimini di guerra e contro l'umanità. 

Amnesty affermato che tre attacchi israeliani - uno nel campo profughi di al-Maghazi nel centro di Gaza il 16 aprile, due a Rafah nel sud di Gaza il 19 e 20 aprile - sono "ulteriore prova di un modello più ampio di crimini di guerra" commessi dall'esercito israeliano. "I casi qui documentati illustrano un chiaro modello di attacchi negli ultimi sette mesi in cui l'esercito israeliano ha violato il diritto internazionale, uccidendo civili palestinesi con totale impunità e mostrando un insensibile disprezzo per le vite umane", ha affermato Erika Guevara-Rosas, direttrice senior. L'organizzazione per i diritti umani ha condotto le proprie indagini sugli attacchi, intervistando 17 sopravvissuti e testimoni e visitando un ospedale dove venivano curati i feriti. 

Il 16 aprile, un attacco aereo israeliano sul campo profughi di al-Maghazi ha ucciso 10 bambini tra i quattro e i 15 anni e cinque uomini, ha detto l'organizzazione, aggiungendo che più di una dozzina di residenti sono rimasti feriti. "La bomba è caduta nel mezzo di una strada del mercato dove i bambini stavano giocando attorno a un tavolo da biliardino", dice Amnesty. Due dei figli di Jaber Nader Abu Jayab sono stati uccisi. "Ho trovato il figlio di mia sorella, Mohammed (12 anni). Era gravemente ferito ed è morto due giorni dopo", ha raccontato l'uomo. "Poi ho trovato mia figlia Mila", di quattro anni. "E' stata gravemente ferita e portata in ospedale, ma quando sono andato in ospedale circa un'ora dopo ho scoperto che era morta". "Poi ho visto mia figlia Lujan, era morta", ha detto della bambina di nove anni. 

A Rafah, due attacchi in due giorni hanno ucciso 29 civili, dice il gruppo per i diritti umani. 
Il 19 aprile, una bomba lanciata da Israele ha colpito la casa della famiglia Abu Radwan a Rafah ovest, uccidendo 9 membri della famiglia, tra cui sei bambini. Il 20 aprile, un attacco ha distrutto la casa della famiglia Abdelal nella parte orientale di Rafah, uccidendo 20 membri della famiglia, tra cui 16 bambini. "Le vittime dormivano", ha detto Amnesty. Hussein Abdelal, il proprietario della casa, ha perso la madre, due mogli e 10 figli, di età compresa tra 18 mesi e 16 anni. "Continuo a cercare tra le macerie tutto ciò che riesco a trovare di mia madre e dei miei figli. I loro corpi sono stati fatti a brandelli", ha detto ad Amnesty. "Ho trovato brandelli, parti del corpo dei miei figli, li ho trovati senza testa". Amnesty ha affermato che il danno alla casa di Abdelal è compatibile con un attacco aereo. In tutti e tre i casi, Amnesty non ha trovato alcuna prova che ci fossero stati obiettivi militari all'interno o attorno alle località prese di mira dalle forze israeliane.

Il portavoce presidenziale palestinese, Nabil Abu Rudeineh dell'Anp ha definito l'attacco deliberato dell'esercito di occupazione israeliano alle tende degli sfollati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, "un massacro che supera ogni limite". 

Il portavoce ha sottolineato "l'urgente necessità di un intervento per fermare immediatamente i crimini commessi contro il popolo palestinese". Ha aggiunto che "la commissione di questo efferato massacro da parte delle forze di occupazione israeliane è una sfida a tutte le risoluzioni di legittimità internazionale, in particolare alla lucida sentenza della Corte internazionale di giustizia (CIG) che ordina a Israele di cessare l'offensiva militare contro la città di Rafah e di fornire protezione al popolo palestinese". Il portavoce presidenziale ha inoltre invitato l'amministrazione statunitense "a obbligare Israele a fermare l'aggressione in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, che è soggetta a un'aggressione continua che prende di mira i cittadini e i loro luoghi sacri musulmani e cristiani".

Hamas ha detto che i palestinesi devono "insorgere e marciare" contro il massacro dell'esercito israeliano nella città di Rafah, nell'estremo sud di Gaza.

"Alla luce dell'orribile massacro sionista commesso questa sera dall'esercito criminale di occupazione contro le tende degli sfollati invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei territori occupati e all'estero a sollevarsi e marciare con rabbia contro il massacro sionista in corso contro il nostro popolo nel settore", ha affermato il gruppo palestinese in una nota.

"L'occupazione israeliana ha nuovamente commesso un terribile massacro bombardando intensamente e intenzionalmente il centro per sfollati di Barkasat dell'Unrwa a nord-ovest del governatorato di Rafah", scrive l'ufficio del governo di Hamas. Gli attacchi "hanno provocato la morte di 30 martiri e decine di feriti", un bilancio poi innalzato a 35 morti. 

L'esercito di Israele ha confermato l'attacco di ieri sera a Rafah, precisando di aver mirato una sede di Hamas mentre era in corso una riunione di alto livello. "L'attacco è stato effettuato contro terroristi, che sono un bersaglio in conformità con il diritto internazionale, utilizzando munizioni di precisione e sulla base di informazioni di intelligence che indicano l'uso dell'area da parte di terroristi di Hamas", dice l'esercito - secondo cui l'attacco avrebbe causato un incendio che si è diffuso in un campo per sfollati palestinesi, causando vittime tra i civili. Quanto accaduto, aggiunge, è ora oggetto di indagini. 

La presidenza dell'Autorità nazionale palestinese dichiara che Israele ha commesso un "atroce massacro" nel campo di Rafah: "Questo atroce massacro da parte delle forze di occupazione israeliane è una sfida a tutte le risoluzioni di legittimità internazionale", scrive la presidenza, che accusa le forze israeliane di "prendere deliberatamente di mira" le tende degli sfollati.

Per la prima volta ieri in quasi sei mesi, una raffica di razzi è stata lanciata dalla Striscia di Gaza verso il centro di Israele, attivando il sistema di difesa Iron Dome. Le sirene d'allarme hanno suonato a Herzliya, Kfar Shmaryahu, Ramat Hasharon, Tel Aviv, Petah Tikva e in diverse comunità più piccole. Israele ha confermato che "8 razzi sono stati lanciati dall'area di Rafah nel sud della Striscia" verso il centro di Israele dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che alcuni di questi sono stati intercettati dall'Iron Dome.

Il lancio è stato rivendicato da Hamas. Le Brigate Qassam - il braccio armato di Hamas - in un comunicato ripreso da Al Jazeera rivendica il lancio, parlando di "risposta ai massacri sionisti contro i civili". 

Schegge di razzi sono cadute in due punti nella città centrale israeliana di Ra'anana e tra le città di Petah Tikva e Bnei Brak. Ad Herzliya una persona è rimasta ferita da una scheggia.

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