Punta anche sulla "trasparenza nei rapporti economici tra P.A., imprese e cittadini" il Dl Sviluppo, con una norma ("amministrazione aperta") che compare nell'ultima bozza circolata. Prevede la pubblicità obbligatoria su internet per contratti a partire da mille euro, da sovvenzioni, contributi e sussidi a compensi per servizi, incarichi e consulenze.
Cambia la norma per il bonus assunzione di personale qualificato previsto dal decreto sviluppo: le spese ammissibili al credito d'imposta salgono al 100%, fino ad un tetto di 300.000 euro. Salta inoltre il riferimento al settore della 'ricerca e sviluppo'.
Il diritto a fruire del credito d'imposta decade "se i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di tre anni, ovvero di due anni nel caso delle piccole e medie imprese"; "nei casi in cui vengano definitivamente accertate violazioni non formali, sia alla normativa fiscale che a quella contributiva in materia di lavoro dipendente per le quali sono state irrogate sanzioni di importo non inferiore a euro 5.000, oppure violazioni alla normativa sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori previste dalle vigenti disposizioni, nonché nei casi in cui siano emanati provvedimenti definitivi della magistratura contro il datore di lavoro per condotta antisindacale".