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Colangelo è libero ostaggio in India: “Sono stati giorni difficili”

"Sono stati giorni difficili, ma per fortuna ora è tutto finito". Queste le prime dichiarazioni di Claudio Colangelo dopo il rilascio all'emittente indiana all news Ndtv. "Spero davvero che adesso anche Paolo (Bosusco) venga liberato perché lui neppure c'entra nulla in tutta questa storia".
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha parlato al telefono con Colangelo, il quale gli ha riferito di essere "in buone condizioni" e di essere "in viaggio verso zone sicure".

Terzi ha avuto stamani un colloquio telefonico con Rossella Bosusco, nipote di Paolo, l'italiano ancora in mano ai guerriglieri maoisti in India, dopo la liberazione di Claudio Colangelo. Terzi ha rassicurato la famiglia Bosusco, affermando che si sta lavorando con ancora maggiore determinazione per riportare a casa anche Paolo. Tutta la struttura della Farnesina, ha spiegato il ministro, da Roma alle rappresentanze diplomatiche in India, è totalmente impegnata in questa direzione.

"Ci hanno trattato in maniera molto cortese, nei limiti della situazione. I rapitori sono state delle persone - sembra strano dirlo - cortesi". E' quanto ha detto Claudio Colangelo, dopo essere stato rilasciato dai suoi sequestratori in India, ai microfoni del Tgcom24. "Sentivamo la radio ma non avevamo notizie molto precise. Non ho avuto paura. E` vero che queste sono fazioni estremiste ma il capo di chi ci ha rapito è uno dei più moderati, non ha mai ucciso nessuno", ha spiegato Colangelo.

Nelle mani dei sequestratori resta ancora l'altro italiano, Paolo Bosusco. "Bosusco mi ha detto di telefonare a suo padre per dirgli che sta bene. Ora sono in una stazione di polizia per rendere conto di quanto successo e domani conto di poter partire per l`Italia. Tornare in India? L`India è tanto bella e gli indiani sono simpatici", ha concluso.

"Era da quattro giorni che mi promettevano di liberarmi. Ma non avveniva mai. Finalmente è successo". Lo ha detto Claudio Colangelo alla televisione Ndtv, a cui l'ostaggio è stato consegnato dopo un lungo cammino nella foresta del distretto di Kandhamal. "Di notte dormivamo in tende", ha aggiunto l'italiano che si trova ora in viaggio verso Bhubenaswar, capoluogo dell'Orissa, dove incontrerà il console di Kolkata prima di volare a New Delhi, da dove partirà alla volta dell'Italia.