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Articolo 18 addio, Cgil: sciopero generale

"Il Governoscarica sui lavoratori i veri costi della riforma": lo dice il segretariogenerale della Cgil Susanna Camusso.

"Il governo scarica sui lavoratori, sui pensionati esui pensionandi i veri costi delle operazioni che vengono fatte", haspiegato la Camusso parlando in conferenza stampa della riforma del mercato dellavoro. "Non conosciamo i testi definitivi - ha aggiunto - ma manifestiamopreoccupazione".

"E' stato un gravissimo errore che Cisl e Uil abbianointerrotto un'iniziativa unitaria". Lo ha detto il leader della Cgil,Susanna Camusso, aggiungendo che davanti ad una compattezza del sindacato ilgoverno "avrebbe fatto più fatica" a procedere su questa riforma. LaCgil non vuole ora recriminare, ma "costruire proposte di cambiamento

“Il governo sostiene che la partita è chiusa. Deve esserechiaro che per noi la partita non e' chiusa": lo ha chiarito il segretariodella Cgil, Susanna Camusso, rispondendo ad una domanda durante la conferenzastampa a proposito della riforma dell'art.18

"Non sarà la fiammata che si esaurisce in un giorno,che il Governo ha messo in conto": così, avviando il direttivo Cgil, il segretarioconfederale, Fulvio Fammoni, ha indicato la proposta di un pacchetto di 16 oredi sciopero contro le norme proposte dall'Esecutivo per la riforma del lavoroed in particolare per la difesa dell'articolo 18.

Otto ore di sciopero generale in un'unica giornata più altreotto ore di sciopero per assemblee nei luoghi di lavoro decise a livelloterritoriale. La data per le 8 ore di sciopero generale sarà decisa inbase al calendario della discussione parlamentare sulla riforma. Sono inprogramma anche manifestazioni territoriali. "La Cgil è pronta acontrastare la riforma del mercato del lavoro e in particolare l'articolo 18dello Statuto dei lavoratori. Il comitato direttivo in corso in questi minutista discutendo le iniziative di protesta da intraprendere ."Abbiamo ildovere di portare a casa dei risultati prima che si avvii un biennio diespulsione di massa nelle aziende", ha detto Fammoni.

Domani alle 16 si svolgerà l'incontro decisivo sulla riformadel lavoro fra il ministro Fornero e la parti sociali. Ma la Cgil è pronta alloscontro: proposto un pacchetto di 16 ore di sciopero, di cui 8 di scioperogenerale. Fra i partiti l'Idv avverte: 'pronti ad un Vietnam parlamentare'.

Il presidente: il Governo decida forma legislativa, poi laparola passerà al Parlamento. La riforma del mercato del lavoro "non puòessere identificata con la sola modifica dell'articolo 18: per poter dare ungiudizio bisogna vedere il quadro di insieme". Lo ha sottolineato ilpresidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti aVernazza. "Tutti sanno che domani ci sarà un incontro - ha aggiuntoNapolitano - per meglio definire le riforme. E quindi è bene attendere ilrisultato di domani perché c'è una discussione sull'articolo 18 che è una partema non il tutto della riforma".

Posizioni contrastanti nel Pd, Bersani commenta: non so sesi può parlare di accordo. Casini: migliorare la riforma, non annacquarla.

Alfano: trovato un buon punto di equilibrio sul quale non sideve arretrare in Parlamento. La Ue sostiene la riforma che per il commissarioall'occupazione Andor 'corrisponde al nostro obiettivo di creare un mercato piùdinamico'.

La Uil sospende il giudizio sulla riforma del mercato dellavoro e dirà sì al testo solo se il governo accoglierà le modifiche richieste."Il giudizio sarà positivo - ha detto il segretario generale LuigiAngeletti - solo dopo alcune modifiche al documento del Governo. Nel momento incui le otterremo ci sarà un giudizio positivo".

Per l'articolo 18, ha sottolineato Angeletti in unaconferenza stampa, "occorre una procedura come in Germania che consenta aisindacati di verificare se il motivo economico dei licenziamenti è oggettivo enon strumentale, in modo che il giudice possa avere il parere dei sindacati.Con questa modifica sarebbe una soluzione accettabile".

Il governo vara la riforma del lavoro, solo la Cgil contraria

"Abbiamo preso un impegno nei primi giornidell'attività del governo di procedere alla riforma del mercato del lavoroentro fine marzo. Il ministro Fornero ha  guidato questa operazionecruciale per dare una migliore prospettiva di competitività, di produttività edi crescita dell'economia, ammodernando gli strumenti di tutela e gli ammortizzatorisociali". Lo ha detto Mario Monti al termine dell'incontro con le partisociali sulla riforma del lavoro.

"E' una riforma molto coerente con la riforma Fornero 1 come quella dellepensioni", ha detto il premier dando merito al responsabile del Welfareper aver portato avanti la riforma.

"Decideremo quanto prima come procedere dal puntodi vista legislativo", ha proseguito il premier Monti. "Ne' oggi negiovedì ci sarà un accordo firmato dal governo con le parti sociali", haspiegato, "pensavamo fosse importante
ammodernare parte cruciale economia che è il mercato lavoro e anche ammodernareil modo di prendere le decisioni. In questo nuovo  sistema siascoltano le parti sociali ma non si da' "a nessuno il potere diveto".

 "Sulla disciplina dei licenziamentiindividuali - ha aggiunto il Professore - abbiamo voluto accertare la posizionedelle parti sulla normativa che, modificando l'articolo 18, il ministro ha proposto.Abbiamo voluto condurre un accertamento con scrupolo che ci ha portato aconcludere che tutte le parti sociali" sono aperte "all'articolo 18nella formulazione nuova proposta dal governo ad eccezione della Cgil che hamanifestato una posizione negativa", ha aggiunto il premier. "Confidoin una riforma condivisa", ha sottolineato ancora il presidente delConsiglio. E sull'articolo 18 la Fornero ha aggiunto: "Il Governo con lemodifiche non vuole smantellare le tutele dei lavoratori ma "renderemeno blindato il contratto subordinato a tempo indeterminato".

Noi proponiamo che i licenziamenti discriminatori sianopuniti, ha spiegato ancora il ministro del lavoro, questo tipo dilicenziamento e' nullo qualunque sia l'impresa che lo fa". Ed ha aggiuntoche il "licenziamento discriminatorio viene sanzionato con la nullità comese non fosse mai avvenuto. In questo modo e' rafforzata la tutela".

Per quanto riguarda i licenziamenti per ragionioggettive o per giustificato motivo economico, "non c'è più il reintegroma solo l'indennizzo tra 15 e 27 mensilità dell'ultima retribuzione tenutoconto dell'anzianità del lavoratore". Per quanto riguarda i licenziamentidisciplinari per ragioni soggettive, "sarà il giudice a decidere e chevaluterà per il reintegro in presenza di alcune fattispecie e all'indennizzo difronte ad altre fattispecie", ha sottolineato il ministro.


Il modello di riferimento proposto dal governo, spiega il ministro Fornero,all'interno della riforma del mercato del lavoro, resta "il contrattosubordinato a tempo indeterminato". Questo contratto aggiunge il ministro,"comincia con l'apprendistato che è investimento e deve portare allaconferma del posto per il lavoratore. E se non è confermato l'apprendistatodeve diventare almeno qualcosa di spendibile nel mercato del lavoro".

Poi la Fornero ha aggiunto: ""Vogliamoeliminare stage gratuiti dopo il periodo formativo. Per quanto riguarda gliammortizzatori sociali, abbiamo una situazione nuova che abbiamo definitoassicurazione sociale per l'impiego, Aspi. L'obiettivo è di rendereuniversalistico uno strumento per il lavoratore nel periodo di disoccupazione: la difesa del lavoratore è anche e soprattuttol'attivazione di politiche che richiedano al lavoratore di essere attivo, oltreall'assistenza monetaria".

In merito alla durata dell'Aspi, Fornero ha aggiunto:"Dura molto meno della mobilita. Dura un anno per i lavoratori sotto i 54anni e avrà un decalage. Ha un valore massimo di 1.119 euro, ma dopo i primisei mesi subisce una decurtazione del 15% e un'altra del 15% sull'85% delprimo".

Il Governo - ha detto ancora il ministro - vuolemettere in campo "fondi di solidarietà" pagati dalle imprese per ilsostegno dei lavoratori anziani che dovessero perdere il lavoro. Inoltreconclude si sperimenteranno i congedi di paternità obbligatori. E' un modo perfar cambiare la mentalità: la maternità non è un fatto solo di donne.Bisogna conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia". 

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