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Il Governo Conte oggi alla sfida del parlamento. Alle ore 12 alla Camera.

Roma, 18 Gen 2021 - Intorno alle 18 di ieri si è conclusa la riunione operativa e di coordinamento tra i gruppi di maggioranza, alla vigilia dell'arrivo in Parlamento della crisi. Alla riunione, precisano fonti di governo, hanno partecipato anche il ministro D'Incà e i segretari d'aula. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, domani alle 12 terrà alla Camera le comunicazioni sulla situazione politica in atto. È quanto conferma una nota dell'ufficio stampa della presidenza del Consiglio.

"Il Pd si colloca di nuovo lontano da egoismi, da particolarismi, ma a difesa del nostro Paese contro le derive che si stanno confermando avventuristiche e pericolose". Lo ha affermato il segretario Nicola Zingaretti durante la direzione del Pd.

"I punti di riferimento del Pd sono: rifiutare ipotesi di coinvolgimento di una destra nazionalista e populista, strada non percorribile e accettabile" ha precisato il segretario nel suo intervento. E poi "garantire trasparenza, affinché questa crisi approdi all'interno di un percorso parlamentare. Questi temi si affrontano nelle sedi preposte, la Camera e il Senato".

"L'Italia ha diritto a una speranza e a una possibilità di rinascita" e Zingaretti ha sottolineato l'importanza nell' "aprire una fase di concordia, di metodo concertativo e di ascolto del Paese per compromessi alti". Il leader dem ha sottolineato: "Il Pd ha fatto di tutti per una vocazione unitaria con innovazione e responsabilità e per garantire al Paese una guida all'altezza e per i bisogni delle persone. Abbiamo fatto di tutto per scongiurare la crisi, abbiamo lavorato all'ultimo momento" e "l'apertura della crisi ha aperto una grave fattura che non abbiamo voluto e abbiamo fatto di tutto per scongiurare".

Al termine della direzione, il segretario ha lanciato un appello: "Nel Parlamento esistono sensibilità democratiche, liberali ed europeiste che possono unirsi, noi facciamo un appello alla luce del sole e abbiamo il dovere, non il diritto, di rivolgerci al Parlamento per chiedere la fiducia perché l'Italia deve affrontare il Recovery, il piano di vaccinazione, le riforme sociali e del lavoro. Partiamo da questo appello alla responsabilità a tutte le sensibilità democratiche, liberali ed europeiste che sono presenti in Parlamento. Dopo il voto torneremo a riunirci per stabilire la strada migliore".

La direzione, convocata in forma permanente, dopo le comunicazioni del segretario, è stata aggiornata al termine del passaggio nelle aule parlamentari. Lo riporta una nota del Pd, diramata al termine dell'intervento.

"I parlamentari di Italia viva sono stati eletti con il Pd, spero vogliano rispettare la volontà di quell'elettorato, sennò si prendono seggi di quella comunità' e si vota contro la sua volontà. Faccio appello a tutti gli eletti del Pd di votare con il Pd. La maggioranza ci sarà, se è relativa o meno lo diranno i numeri". Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a 'Che tempo che fa'.

Ciò che succederà ''non credo dipenda da noi, ma da cosa decideranno di fare la maggioranza di governo e il presidente Conte. Noi quello che avevamo da dire lo abbiamo scritto, in più occasioni, abbiamo descritto delle situazioni che andavano risolte, dopodiché non abbiamo avuto risposta''. Lo ha affermato, intervenendo a "Agenda", su Sky TG24, il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato.  "Conte se vuole risolvere la crisi lo fa in un pomeriggio. Se pensa di aver fatto tutto bene, andasse avanti. Se pensa che ci sono sue responsabilità che è pronto a mettere sul tavolo in una riunione con le forze politiche per la soluzione la crisi si risolve in due ore. Ma non succederà....".

Sul Recovery, aggiunge Rosato, ''molte cose, alcune cose importanti, sono state accolte e anche condivise, ma se non avessimo fatto quell'azione di forza? Il metodo in quella maggioranza va rivisto: non ci vogliono più in maggioranza? Io non sono qui a chiedere di rientrare ma dico: guardate con quel metodo non andate a risolvere i problemi. Il problema non è Renzi ma le questioni che abbiamo posto''.

"Non lasceremo mai gli italiani nelle mani di persone irresponsabili. Dobbiamo difendere il diritto alla salute dei cittadini. Bisogna sostenere autonomi, commercianti, partite IVA, chi porta avanti il Paese creando occupazione e posti di lavoro. Il MoVimento 5 Stelle è compatto. Mentre c'è chi prova a distruggere, noi ci impegniamo a ricostruire". Lo ha scritto oggi su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"In questo anno e mezzo di governo insieme, ci siamo trovati tante volte in situazione di distanza anche con altre forze politiche della coalizione, ma, con lealtà e correttezza, abbiamo reciprocamente lavorato per trovare una sintesi nell'interesse del Paese. E così facendo, abbiamo raggiunto risultati importanti. Nonostante questo, Matteo Renzi ha fatto una scelta molto grave che ha separato definitivamente le nostre strade". Lo scrivono in un post su Fb Vito Crimi, Alfonso Bonafede e i capigruppo M5S di Camera e Senato ribadendo che "i gruppi parlamentari, i membri di governo saranno tutti al fianco di Conte".

"Ho deciso di votare la fiducia al governo Conte. Lo faccio perché tra la critica al governo e la crisi di governo c'è una grande differenza, e la differenza si chiama politica, cioè ricerca delle soluzioni, tentativo di intesa. Era giusto - come fatto - incalzare il governo nei suoi punti deboli, nelle incertezze e negli errori compiuti nella gestione della pandemia, sia quella sanitaria sia quella sociale ed economica; era giusto chiedere un maggiore impegno, una maggiore collegialità, un maggiore rispetto delle regole democratiche. Ma la crisi, no. Ritirare i ministri, quindi ritirare la fiducia al governo e aprire una crisi al buio, in un momento storico come questo, appare una scelta troppo severa e troppo precipitosa". Così Michela Rostan, deputato di Italia viva, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, annuncia il suo voto a sostegno del governo Conte.

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