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Chiama i carabinieri perché vuole togliersi la vita ma una volta in casa i militari lo trovano in possesso di un’arma clandestina, arrestato

Sanluri, 20 Sett 2018 - Questa mattina i carabinieri della Stazione di Sanluri sono intervenuti presso l'abitazione di C.R. che dopo aver chiamato il 112, in evidente stato di agitazione ma senza esternare volontà suicide, aveva raggiunto il secondo piano di una palazzina dove poi ha minacciato di togliersi la vita. I militari, inviati dalla centrale per verificare le sue condizioni stante il tenore della telefonata, sono riusciti subito a stabilire un dialogo con l'uomo riuscendo a farlo infine desistere dal suo intento anticonservativo.

Nella circostanza è emerso che egli avesse, verosimilmente qualche ora prima, già provato a togliersi la vita con un arma da fuoco e, quindi, non risultando detentore di armi, specie al fine di togliere dalla sua disponibilità facile e letali strumenti di offesa, si è proceduto ad ispezionare l'abitazione che ha consentito, di rinvenire e sequestrare una pistola cal. 22 con matricola abrasa con relativi proiettili.

I primi accertamenti sull'arma, oltre a sancirne la provenienza illecita, fanno ritenere che il presunto tentativo di suicidio possa essere fallito in ragione di un suo malfunzionamento.

In seguito la pattuglia dell’Arma ha infine dichiarato in arresto l'uomo per detenzione di arma clandestina e ricettazione.

Peraltro, la scelta, condivisa con la competente Autorità Giudiziaria, di procedere all'arresto e al trasferimento al carcere di Uta dell’uomo, paradossalmente costituisce una misura di tutela anche per la sua salute ed integrità fisica.

 

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