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Eseguite l’altro ieri due misure cautelari nei confronti di due giovani sassaresi: uno in carcere e l’altro con l’obbligo di dimora.

Sassari, 9 Feb 2018 - I Carabinieri della compagnia di Sassari, durante un attività antidroga, hanno eseguito nella giornata di ieri due misure cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Sassari nei confronti di due giovani sassaresi, già noti alle forze dell’ordine, che sono entrambi accusati di spaccio aggravato e continuato di sostante stupefacenti, nello specifico marijuana e cocaina, in alcuni casi cedute anche a minorenni.

Per questo sono finiti in manette Giovanni Sanna, 25 anni, per il quale si sono aperte le porte del carcere di Bancali in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e Daniele Demontis, di 30 anni, il quale è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Sassari con la prescrizione della permanenza domiciliare nelle ore notturne.

L’attività ha avuto origine dopo che, nell’ambito del costante controllo del territorio posto in essere dai militari, era stato notato un frenetico viavai di giovani, alcuni dei quali noti tossicodipendenti, nel porticato di un condominio sito nei pressi di via Cesaraccio. Nel corso di prolungati servizi di osservazione, i gli investigatori dell’Arma sono così riusciti a stabilire che Sanna era diventato un vero e proprio punto di riferimento nella zona per i soggetti interessati all’acquisto di droga, mentre il Demontis era il suo braccio destro, che si occupava del trasporto e della custodia delle sostanze.

Infatti, in poco meno di un mese, i carabinieri sono riusciti a documentare oltre 50 cessioni di stupefacente, tutte caratterizzare da estrema spregiudicatezza, considerato che lo spaccio avveniva anche in pieno giorno e nei confronti di minorenni. Si trattava quindi di un’attività tutt’altro che occasionale ma, al contrario, sistematica e che era diventata la principale fonte di reddito per i due giovani sassaresi.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati diversi recuperi di stupefacente e di materiale utile al confezionamento della droga, nonché identificati numerosi assuntori che saranno segnalati all’autorità amministrativa per i provvedimenti di competenza.

Infine, il comando provinciale di Sassari ricorda che non esistono soltanto le sanzioni penali per chi è dedito allo spaccio sostanze stupefacenti, ma anche i semplici assuntori incorrono in conseguenze che, benché siano sul piano amministrativo, non sono meno importanti. Oltre all’invito da parte del Prefetto a non fare più uso di droghe e a partecipare agli appositi programmi di recupero, sono infatti previste ulteriori misure come il ritiro della patente o divieto di conseguirla fino a tre anni, ritiro dei documenti validi per l’espatrio o divieto di conseguirli, nonché prescrizioni sempre più restrittive che arrivano all’obbligo di presentarsi presso gli uffici di polizia, al divieto di frequentare locali pubblici, all’obbligo di permanere presso la propria abitazione in determinate fasce orarie o di non allontanarsi dal comune di residenza. In caso di inosservanza di una sola di queste misure, anche per i consumatori scatta l’arresto.

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