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Università – L’ingegnere chimico, figura trasversale e strategica per l’industria del presente e del futuro

Cagliari, 22 Nov 2017 - L’Università di Cagliari conferma e rafforza la propria “produzione” di risorse umane preparate, competenti e attrezzate per fornire risposte adeguate alle esigenze del mondo industriale isolano e d’oltre Tirreno. Un bel colpo per l’ateneo, attento e spedito nel sostenere e promuovere relazioni stabili con le aziende e il tessuto imprenditoriale. Ma ancora prima, scrupoloso nel mettere al centro della propria missione, una didattica avanzata e filiere di ricerca all’avanguardia. Maturano anche su queste frequenze le parole di soddisfazione del pro rettore vicario, Francesco Mola, e del direttore del dipartimento di ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Giacomo Cao (vedi video di entrambi). Il bilancio è stato messo nero su bianco durante i lavori del convegno “L'ingegnere chimico nell'industria 4.0”, organizzato dall'Aidic (Associazione italiana ingegneria chimica), tenutosi stamani nell'aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura. Un trend confortato dai numeri: l’ateneo del capoluogo laurea in chimica circa quaranta specialisti l’anno nella triennale e una ventina nel percorso magistrale.

Ai lavori hanno preso parte numerosi studenti, attenti allo sviluppo della disciplina e alle dinamiche occupazionali del settore. Dati confortanti sono stati introdotti da Francesco Marini (coordinatore Aidic Sardegna, presidente Sarlux, vice presidente Confindustria; vedi video). Al centro del dibattito-confronto-esperienze, il check up sull'industria chimica nei sistemi azienda 4.0. Ovvero, le risposte al come si riesca - in un’era quale quella dell’industria 4.0 che porterà a una produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa - a rendere interfacciabile l’industria chimica, motore di progresso e di modernità il cui futuro è legato ai giovani, al contesto produttivo e al Paese. Dagli esperti un mosaico di indicazioni con il segno più. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Michele Mascia, Laura Pilia e Simonetta Palmas (Università di Cagliari), Gilberto Callera, Carlo Guarrata e Francesco Mura (consigliere Saras, amministratore delegato Sarlux e Digital platform manager Saras), Michele Bargiacchi (Business leader Honeywell), Alessandro Brambilla, (Università di Pisa e senior partner Alpha process control), Fabrizio Caschili (direttore generale Ecoserdiana), Filippo Trivella (amministratore delegato Alpha process control), Pietro Pirellas (capo impianto piattaforma Assemini Ecotec) e Antonello Mavuli (responsabile produzione Fluorsid). La chiusura dei lavori è stata affidata a Raffaele Avella (consigliere Aidic e Wec Italia).

Da “La transizione energetica e l'ingegnere chimico” a “Saras 4.0 per la sicurezza e l'eccellenza operativa”, “Trend tecnologici nell'industria di processo 4.0”, “Il ruolo dell'Università e dell'Industria nella formazione dell'Ingegnere Chimico 4.0” fino a “La figura dell’Ingegnere chimico nei Sistemi Azienda 4.0 nel settore bonifiche”. A seguire, le testimonianze operative di alcuni ingegneri chimici. Com

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