Cagliari, 20 Lug 2017 – “Il centro antiviolenza del Medio Campidano deve riprendere immediatamente la sua attività”. Lo sostiene la consigliera regionale del Pd Rossella Pinna che ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale. Dal 1 gennaio 2017 il Centro antiviolenza che operava (dal 2008) nella ex provincia del Medio Campidano ha interrotto il servizio a seguito della scadenza contrattuale tra la ex Provincia e il soggetto gestore. La consigliera nell’interrogazione chiede all’ Assessore regionale della Sanità chiarimenti immediati sulle ragioni dell’interruzione del servizio, il riavvio dell’attività del centro, l’entità dei contributi regionali erogati e, alla luce della volontà del Consiglio regionale, la continuità delle prestazioni in tutte le strutture dell’Isola.
“E’ gravissimo, soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca contro le donne della Sardegna, che i centri antiviolenza – scrive Rossella Pinna – blocchino la loro opera sul territorio e non possano così proseguire il loro importante compito di presidio, di sostegno, di tutela e di prevenzione nonostante il Consiglio regionale abbia ribadito chiaramente il ruolo strategico di queste strutture”. L’Assemblea, infatti, nella recente manovra finanziaria ha approvato un emendamento che incrementa lo stanziamento per il 2017 da 300 mila a 900 mila euro e ha assegnato ulteriori 300 mila euro per ciascuna annualità 2018 - 2019 per rafforzare le attività dei Centri e garantire i compiti e le funzioni loro assegnati dalle norme regionali. Lo stesso Consiglio ha approvato una modifica normativa alla legge regionale n.8/2007, che limitava il numero dei Centri, estendendoli opportunamente, al fine di rendere più capillare e articolata la rete dei servizi su tutto il territorio regionale, anche alla luce dell’obiettivo, a livello statale, di rafforzare e diffondere sull’intero territorio la presenza di questi importanti presidi. Red