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Iran, Hassan Rohani rieletto Presidente al primo turno. Sconfitti i conservatori di Khamenei

Dopo le lunghe file ai seggi l'annuncio del Ministero dell'Interno sembra dissipare ogni dubbio: il Presidente uscente Hassan Rohani è stato confermato per un secondo mandato. Mentre lo spoglio è ancora in corso il distacco sembra però incolmabile: 14 milioni di voti pari al 58% per Rohani contro i 10 milioni dello sfidante, il conservatore Raisi vicino alla linea ortodossa della Guida Suprema Khamenei.

Gli elettori iraniani hanno dunque premiato il presidente moderato Hassan Rohani e la sua politica di impegno con l'Occidente, contro la linea dura del religioso populista Ebrahim Raisi fautore di "una economia di resistenza" contro gli stranieri. Il presidente uscente ha trascorso quattro anni tentando di tirare fuori il Paese da un isolamento internazionale, riuscendo a siglare nell'estate 2015 un accordo con le potenze mondiali che ha portato alla revoca di alcuni sanzioni in cambio della rinuncia di Teheran al suo controverso programma nucleare.

Tuttavia le minacce lanciate dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump di rottamare la storica intesa nucleare insieme alla visita del presidente americano al rivale regionale dell'Iran, l'Arabia Saudita, questo fine settimana, rischia di mettere sempre più in pericolo la politica di distensione perseguita da Rohani. Da parte sua, lo sfidante Raisi, pur dichiarandosi a favore dell'accordo nucleare, accusa il capo dello stato di avere dato troppa fiducia all'Occidente. "Non dobbiamo mostrare alcuna debolezza di fronte al nemico" ha detto nel corso di un dibattito televisivo.