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Conclusa con l’arresto in Olanda di Aurelio Roberto Porru l’indagine “Calesse” dei carabinieri della compagnia di Carbonia.

Carbonia, 24 Gen 2017 - Sabato pomeriggio, a seguito della attività tecnica posta in essere dal comando compagnia di Carbonia con la successiva localizzazione del latitante internazionale e conseguente attivazione fatta attraverso la d.c.p.c. – servizio per la cooperazione internazionale di polizia, servizi Interpol e si.re.ne  in Tilburg (Nl) il “fuggitive active search team” della polizia olandese  (l’unità di polizia europea della cooperazione finalizzata alla localizzazione e all’arresto di criminali ricercati a livello internazionale e che hanno commesso reati gravi) Enfast è, quindi, una rete di operatori di polizia, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in grado di operare immediatamente per localizzare ed arrestare latitanti), hanno arrestato Porru, nato a Tilburg (Nl) 38enne , residente a Waalwjk (Nl), coniugato, pregiudicato, cittadino italiano iscritto aire, colpito da mandato di arresto europeo emesso il 10.05.2016 dal G.I.P. del tribunale di Cagliari nell’ambito del dell’operazione “calesse”, portata avanti dagli investigatori della compagnia di Carbonia, che accusano l’arrestato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altro.

L’uomo, era il capo dell’organizzazione sardo olandese che inviava la sostanza stupefacente dall’Olanda alla Sardegna smantellata dai carabinieri di Carbonia il 17 maggio 2016 ed era ormai rimasto l’unico da catturare, in quanto sfuggito alla polizia olandese poiché il giorno delle catture lui era temporaneamente all’estero.

Su di lui, il quale non ha mai avuto nemmeno il pensiero di costituirsi, i militari avevano fin dal mese di giugno 2016, attivato una grossa indagine finalizzata alla sua cattura, monitorando i suoi contatti in Italia, soprattutto a Suelli di dove è originario e dove tornava diverse volte l’anno, cercando così di stabilire i suoi movimenti, le sue frequentazioni italiane e quant’altro utile per la sua cattura.

arresto latitante porru in olandaNel corso dell’attività investigativa è inoltre emerso come l’uomo fosse molto scaltro e con una mentalità criminale molto avanzata e, infatti, riusciva a mantenere i suoi contatti a Suelli sfruttando canali alternativi di comunicazione, addirittura aveva inviato un telefono “dedicato” dall’Olanda direttamente ad un suo parente che serviva per le comunicazioni tra di loro (ritrovato nel corso delle due perquisizioni fatte stamattina).

Nell’indagine “Calesse”, per comunicare con i sodali, è stato accertato che utilizzava solo la rete dei telefoni blackberry. Però l’uomo ha commesso qualche imprudenza di troppo e in Olanda conduceva una vita sotto traccia, anche se dal sul suo profilo facebook sono state ricavate alcune notizie utili per la sua cattura.

Inoltre è stata monitorata la partenza verso Tilburg di un suo parente, che ha poi dato la prima svolta all’indagine, ma soprattutto verificando una foto scattata in occasione del compleanno del padre nello scorso anno, dalla quale si è avuto un indizio importante e quindi l’occasione ottima per la cattura era il compleanno del 2017 del padre che cadeva il 21 gennaio.

La cosa è stata dunque immediatamente comunicata all’Interpol che interessato l’Europol e la polizia olandese ed in un mirato e specifico servizio hanno catturato il latitante, che nei prossimi giorni, al termine di tutte le operazioni di rito sarà estradato in Italia, come già accaduto al suo amico e sodale Luigi Farci, anch’esso arrestato a Tilburg e che di Porru era uno dei principali collaboratori, possiamo dire il contatto con il gruppo criminale di Pirri

Grande soddisfazione anche da parte dell’A.G. (pm dott. Alessandro pili) per la cattura dell’uomo che se non arrestato non si sarebbe mai costituito volontariamente.

Porru, quindi, al termine delle procedure di rito, sarà messo a disposizione dell’A.G. mandante per la sua estradizione in Italia.

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