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Operazione “Arruga” conclusa con lo smantellamento di un sodalizio criminale di origine nigeriana radicato in Italia, con il capo residente a Cagliari (già in carcere): in carcere altri due nigeriani, un uomo e una donna.

Carbonia, 23 Lug 2016 - È stata conclusa la complessa attività investigativa effettuata con il coordinamento nazionale ed internazionale della direzione centrale per i servizi antidroga e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e che ha consentito di individuare, sgominare una articolata organizzazione criminale composta da nigeriani dedita al massiccio spaccio di eroina. Infatti, ieri, sono stati arrestati, in esecuzione di due misure cautelari i fiancheggiatori di un narcotrafficante nigeriano residente a Cagliari.

Le misure cautelari costituiscono la logica prosecuzione di una intensa attività di Polizia Giudiziaria svolta dai carabinieri del Nucleo operativo dei carabinieri della compagnia di Carbonia, coordinata dalla d.c.s.a. e dalla Procura della Repubblica di Cagliari – D.D.A. - Dott. Danilo Tronci.

Tutta la vicenda ruota attorno alla data del 19 febbraio 2016, quando i militari sottopongono a fermo il maggiore protagonista dell’attività d’indagine, Victor Nwankwo Ogochuwku, risultato essere un trafficante di altissimo livello in grado di reperire rilevanti quantitativi di eroina attraverso una serie di fornitori dislocati in Thailandia, Cina, Nigeria, Olanda, Gran Bretagna, Brasile e Spagna. Inoltre dalle indagini i è emerso che nel periodo giugno-settembre 2015, nwankwo ha organizzato il trasferimento dal Brasile e diretti in Olanda, di 7 kg di cocaina documentate con movimentazioni di denaro sia in euro che in dollari, inviati in Nigeria. Quest’atto era la conclusione solo parziale dell’indagine, che vedeva il fermo del capo del sodalizio, un vero narco trafficante.

operazione antidroga die carabinieri Arruga_ il capo dei trafficanti nigerianoQuindi, dopo questo arresto, acquisiti ulteriori elementi, è stata depositata l’informativa finale all’A.G. che ha permesso al dott. Massidda, Gip presso il tribunale di Cagliari di emettere altre due misure cautelari, recependo così totalmente gli elementi di prova emersi nel corso delle indagini. Infatti, l’attività di Polizia Giudiziaria, svolta tra il 2015 e il 2016 dai carabinieri di Carbonia, ha permesso di documentare in pochi mesi come il capo dell’organizzazione criminale di colore, abbia organizzato l’arrivo di almeno tre partite di eroina destinate al mercato sardo e cagliaritano in particolare, consentendo di  sequestrare a tre corrieri, il 4 agosto 2015, presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, dopo l’arresto del serbo Goran Kecman proveniente da Bruxelles 73 ovuli di eroina per un totale di 1 kg; l’otto dicembre 2015 presso il Porto di Cagliari è stata arrestata la lituana Krasnova Svitlana, proveniente da Civitavecchia, perché trovata in possesso di 5 ovuli di eroina per un totale di 250 grammi e il 12 febbraio 2016, all’eroporto Cagliari Elmas è stata arrestata Michela Congi Muscinu proveniente da Barcellona, trovata con un 1 kg. d’eroina.

 

ARRESTO ROMA di EHIGIAMUSOE EDWIN LAWRENCEProprio l’attività di intercettazione telefonica, i servizi di pedinamento e controllo, hanno evidenziato come Nwankwo, per ò’organizzazione della sua stutturata attività di reperimento dello stupefacente, si giovasse del basilare supporto di un uomo e una donna, entrambi i destinatari dell’odierna misura cautelare: si tratta, infatti, di Edwin Lawrence Ehigiamusoe, di 50 anni, della Nigeria, residente in Roma in regola con il permesso di soggiorno, pregiudicato e arrestato dai carabinieri  della stazione di Tor Vergata in collaborazione con quelli di Carbonia. Per arrestare l’uomo i militari hanno effettuato un lungo ed impegnativo pedinamento con un successivo servizio di osservazione e controllo che ha poi permesso loro di rintracciare, in una abitazione ubicata in zona disabitata e mai emersa nel corso delle indagini, Ehigiamusoe, che da quant’emerso fungeva da referente romano per Nwanko e con lui trattava l’importazione dell’eroina, facendola arrivare a Roma prima di smistarla in Sardegna.

Da quanto emerso l’uomo era in contatto con dei pakistani che potevano garantire l’importazione di eroina direttamente dal medio oriente ed era colui che doveva ricevere il corriere arrestato all’aeroporto di Roma Fiumicino.

Inoltre è finita in carcere la cittadina nigeriana, Stella Onunze, di 43 anni, residente in Prato, che è stata arrestata a prato (Po) dai militari del Nucleo investigativo cc del luuogo in collaborazione con i carabinieri della aliquota operativa di Carbonia. La donna (oltretutto amante del Nwanko) era la base logistica per i corrieri che arrivavano dalla Spagna in treno, che si fermavano da lei in attesa di essere presi dall’uomo e fatti giungere in Sardegna via nave, come successo per il corriere fermato al Porto di Cagliari. Inoltre la nigeriana, assieme al suo amante aveva già programmato di andare in Nigeria, sposarsi lì ed aprire, con i soldi del narcotraffico (già inviati ed nello stato africano) una catena di lavanderie industriali.

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