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A Oristano venerdì prossimo un convegno e una mostra per i cinquant’anni della Cooperativa Allevatrici Sarde.

Compie cinquant'anni la Cooperativa Allevatrici Sarde, una delle esperienze imprenditoriali più originali e innovative sotto il profilo economico, sociale e culturale della Sardegna del secondo dopoguerra. Nata ufficialmente l'8 agosto del 1962 dall'intraprendenza di un gruppo di donne rurali dell'Oristanese che unirono le forze per razionalizzare l'allevamento di piccoli animali da cortile destinato all'autoconsumo, in questo mezzo secolo di attività la CAS è stata capace di conservare lo spirito solidaristico originario coniugandolo con una crescita esponenziale che l'ha portata a sviluppare numeri, competenze e attività - "inventando", tra l'altro, l'agriturismo in Sardegna -, fino a diventare, oggi, la più grande cooperativa femminile d'Europa.

Cinquant'anni da festeggiare con un convegno in programma a Oristano lunedì 10 dicembre e con una mostra concepita ad hoc che attraverso video e fotografie racconta la storia tutta al femminile della CAS: una storia di donne "mancai barrosas", come recita il titolo, che con ostinazione e caparbietà hanno saputo costruire un'impresa che oggi conta ventidue punti vendita, diecimilaottocento socie e un fatturato annuo di circa undici milioni.

Organizzati con il patrocinio di Provincia e Comune di Oristano, Fondazione Banco di Sardegna, GAL Terre Shardana, FidiCoop Sardegna, LegaCoop e Camera di Commercio di Oristano, convegno e mostra verranno presentati alla stampa venerdì 7 a Oristano, presso l'ex Asilo Sant'Antonio (in via Sant'Antonio).

All'incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11, interverranno la presidente della Cooperativa Allevatrici Sarde Maria Brai, il consulente di direzione Francesco Foddis, Antonella Casula, autrice di una monografia di prossima uscita dal titolo "C.A.S. Cinquant'anni di storia: dal Progetto Sardegna ai giorni nostri", il presidente della LegaCoop di Oristano Claudio Atzori, il direttore artistico della mostra Salvatore Corona con il curatore Ivo Serafino Fenu e il film-maker Antonello Carboni.

Nel corso della conferenza stampa è prevista una visita in anteprima della mostra.