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Asl Nuoro – Sessanta ragazzi contro l’echinococcosi

Presentata stamane a Bitti, davanti a una platea composta dagli alunni delle scuole medie delle due comunità, la nuova campagna di prevenzione contro il pericoloso parassita

Sessanta alunni delle scuole medie di Bitti e Orune per combattere l'echinococcosi. Una patologia che, contrariamente a quanto si possa pensare, non è soltanto un brutto ricordo del passato, ma anzi mostra una ripresa, spesso virulenta, nelle zone a vocazione agro-pastorale.

I veri protagonisti della presentazione della fase due della campagna "Insieme per combattere l'echinococcosi", progetto nato due anni fa in seguito ad un finanziamento del Ministero della Salute, che vede la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria di Nuoro e dell'Assessorato regionale alla Sanità, sono proprio i giovani. Saranno loro gli “agganci” per gli allevatori della zona di Bitti e Orune. Ieri mattina, a partire dalle ore 11:00, si è svolta, nella sala convegni del Giudice di Pace di Bitti, la presentazione della fase due del progetto ideato da Roberto Betocchi. L'incontro-dibattito è stato molto partecipato, e ha visto l'intervento, per la Regione Sardegna, del dottor Franco  Ghiani, direttamente dallo staff dell'assessore alla sanità, Simona De Francisci. «L'unica strada possibile per combattere la malattia – ha spiegato Ghiani – è la prevenzione. Per questo motivo la Regione Sardegna è intenzionata a rifinanziare il  progetto».

Il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, ha elogiato iniziative di questo genere sul territorio, mentre il suo omologo di Orune, Michele Deserra, ha incentrato il suo intervento sull'importanza che tutto il paese partecipi alla seconda riunione, prevista proprio a Orune.

Da segnalare che nella prima fase del progetto erano stati distribuiti, tra Bitti e Orune, circa 500 questionari, per capire il livello conoscitivo del problema. Fondamentale, a questo proposito, è stato il lavoro dell'equipe di veterinari dell'ASL barbaricina (Siotto, Chessa Gabrielli e Secchi). Al convegno di ieri è intervenuta, tra gli altri, la dottoressa Alberta Uras, veterinario del Servizio di Igiene degli allevamenti dell'ASL di Nuoro, la quale ha illustrato alcuni interessanti dati relativi alla prima parte della campagna di informazione e educazione rivolta alla popolazione in generale e, in particolare, agli allevatori. Uras si è soffermata sull'identificazione dei cani da pastore e trattamento antiparassitario, segnalando come «su 319 aziende ovine del territorio di Bitti e Orune ne sono già state visitate 142, e sono stati identificati e trattati ben 636 cani».
La campagna ha tappezzato di brochure e locandine l'intera provincia di Nuoro, e non si è risparmiata neanche con le nuove tecnologie, visto che sono stati creati il sito internet www.echinococcosi.it e un profilo ad hoc nel popolare social network Facebook.

All'incontro-dibattito di ieri mattina i sessanta ragazzi delle scuole medie erano accompagnati dalla preside, Luigia Pira che curerà il nuovo percorso didattico con l'aiuto indispensabile dei docenti delle due comunità.

La nuova fase della campagna di prevenzione prevede un gioco di squadra coinvolgente e dalla formula innovativa. In sostanza i ragazzi, divisi per squadre, dovranno far visita agli allevamenti del circondario e aggiudicarsi la borsa di studio di 2000 euro (1000 a Bitti e 1000 a Orune), messa in palio dall'Azienda Sanitaria di Nuoro. La gara vera e propria consiste nell'effettuare delle fotografie al cane pastore, mentre contemporaneamente saranno consegnati il collare e il guinzaglio con il marchio dei servizi veterinari dell'ASL di Nuoro. A vincere sarà la squadra che racimolerà il maggior numero di visite negli ovili. Coordinatori e Giudici della singolare gara saranno professori e preside delle scuole. «È un modo differente per dialogare con il pastore - spiega Roberto Betocchi - e i ragazzi delle scuole sono i nuovi ambasciatori per la lotta all’echinococcosi: una malattia che non conosce tregua».

Interessante anche l'intervento della dottoressa Giovanna Masala dell'Istituto Zooprofilattico di Sassari, la quale ha ricordato come i 1266 ricoveri ordinari per echinococcosi in Sardegna, dal 2001 al 2009, sono costati la bellezza di 6.625.453,40 euro.