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Ortopedia verso un rinnovamento: Nominato il nuovo direttore dell’Ortopedia e traumatologia del Santissima Annunziata.

«Il mio obiettivo sarà restituire quello smalto e prestigio che il reparto,l’Ortopedia dell’ospedale civile di Sassari, ha avuto in passato. Non solo, punterò anche arimodernare l’approccio all’attività ortopedica e traumatologica e a ridurre ladegenza media pre e post operatoria». Sono soltanto alcuni degli obiettividel nuovo direttore della struttura complessa di Ortopedia e traumatologiadell’ospedale Santissima Annunziata,Francesco Cudoni, che nei giorni scorsi ha siglato il contratto con ildirettore generale dell’Asl MarcelloGiannico.

La sua nomina rientra all’interno dell’attività che vede ladirezione aziendale impegnata a eliminare le precarietà gestionali, attraversol’identificazione dei responsabili delle varie strutture aziendali.

Francesco Cudoni, 50 anni di Arzachena, con una esperienza ventennale allespalle, arriva direttamente dalla realtà gallurese, dove ricopriva l’incarico di dirigente medico nella struttura complessadi Ortopedia e traumatologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Olbia,diretta da Giuseppino Mela. Cudoni era anche responsabile della strutturasemplice di Chirurgia della mano, all’interno del dipartimento di Chirurgia delnosocomio olbiese.

 

La realtà sassarese è complessa el’ospedale ha una attività rivolta all’emergenza-urgenza, con una prevalenzaper le patologie traumatiche. È anche un ospedale di riferimento per ilterritorio del nord Sardegna, per la presenza del reparto di Neurochirurgia.

«La nostra attività ci vedrà impegnati atrattare diverse patologie – riprendeFrancesco Cudoni – e sarà mio compito attivare un day hospital e un dayservice. Dobbiamo raggiungere una riduzione dei tempi di attesa per larealizzazione dell’intervento chirurgico e garantire la minore degenza delpaziente nel post operatorio. È un obiettivo che necessita di tempi non brevi –prosegue – però è anche quello chechiede l’utenza e che fa parte degli obiettivi ministeriali».

Un lavoro che necessita anche di unsupporto. «Ho avuto garantito il sostegno da parte della direzione generale esanitaria – afferma Francesco Cudoni– per far diventare l’Ortopedia e traumatologia strategiche nello scenarioaziendale».

Un impegno importante in termini dirisorse umane e strumentali per garantire efficienza e qualità a un reparto che,sino a qualche tempo fa, vedeva divise le aree dell’Ortopedia e della Traumatologia.«Adesso – riprende il neo direttore –si è realizzata la volontà di riunificare sotto un’unica direzione lediscipline dell’ortopedia e della traumatologia».

Numerose poi le novità che il direttore della struttura complessa delquinto piano del Santissima Annunziata intende introdurre: «Ci occuperemo, in prima battuta, del trattamento ottimale dellapatologia traumatica – afferma – e abreve si partirà con maggior vigore con la chirurgia protesica, dell’anca, delginocchio, artroscopica, della mano e della colonna, che sono stati sempre icampi elettivi di interesse storico di questo reparto in passato».

Sono in arrivo anche nuove metodiche che caratterizzano la modernatraumatologia: «Metteremo particolare attenzioneall’innovazione, con tecniche moderne e strumentari mininvasivi, artroprotesi amaggior durata, con l’impiego della ‘tissuesparing surgery’ e applicazione di placche secondo concetti mininvasivi e aminor danno tissutale. Si aggiungono quindi le ricostruzioni microchirurgichedella mano, della spalla, della colonna sempre con approcci mininvasivi», dice il direttore di Ortopedia etraumatologia.

Il chirurgo arriva dall’esperienza gallurese, «una tra le realtà più all’avanguardia in Italia per il trattamento delle patologiemuscolo scheletriche. Sono fiducioso di fare bene e portare a uno stato dieccellenza questo reparto. Sento il peso di lavorare in una struttura che haavuto uno tra i migliori ortopedici, Francesco Sotgiu, gallurese come me, che èstato anche un maestro».

 

Tra gli impegni del neo primario diOrtopedia e traumatologia anche  quellodi aprire un confronto con l’Università di Sassari: «Auspico una buonaintegrazione con il reparto delle cliniche – dice Cudoni – oltre che con i reparti degli ospedali di Alghero eOzieri, quindi con gli operatori della riabilitazione». Saranno anche promossiincontri di aggiornamento con gli specialisti e i medici di medicina generale,finalizzati all’aggiornamento culturale e scientifico su tutte le attività chevengono svolte in reparto.

 

L’obiettivo è anche quello di valorizzareal meglio le risorse umane e le professionalità presenti, «magari con unincremento dell’organico che non è ancora del tutto adeguato al lavoro che ciproponiamo di svolgere. Quello del chirurgo è un lavoro di equipe e non si puòfare a meno dei collaboratori», concludeFrancesco Cudoni.

 

 

Breve curriculum vitae di Francesco Cudoni

Nato ad Arzachena 50 anni fa, nel 1989 si è laureato in Medicna e Chirurgiaall’Università di Sassari, nel 1995 si è specializzato in Ortopedia eTraumatologia  enel 2003, all’Universtiàdi Firenze, si è specializzato in chirurgia della mano e microchirurgiaricostruttiva. Nel febbraio del 1992 entra a lavorare nella Asl di Olbia comeassistente di  chirurgia all’ospedaledella Maddalena. Nel 1993, prima a tempo determinato e poi indeterminato,lavora nella struttura complessa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale diOlbia dove opera come dirigente medico. Quindi diventa responsabile dellastruttura semplice di Chirurgia della mano nel dipartimento di Chirurgia delpresidio ospedaliero olbiese. Svolge attività di reparto, nella salaoperatoria, nell’ambulatorio e nella sala gessi. Svolge inoltre attività diricerca scientifica e studio e prepara lavori scientifici nei campiu dellatraumatologia, chirurgia del rachide, chirurgia della mano, chirurgia protesicae di revisione. Tra le sue attività anche quella svolta in qualità divolontario, da sette anni, nelle strutture sanitarie del Kenya, nel distrettodi Meru e Isiolo, nelle strutture della foresta equatoriale e nella savana.

 

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