Confartigianato Imprese Sardegna torna sul problema Equitalia sottolineando come "l’avvio operativo delle ultime norme relative al sistema della riscossione dei tributi, lascia di fatto aperti molti dei problemi esplosi in primavera con le manifestazioni e le iniziative avviate principalmente in Sardegna".
L’Associazione Artigiana ha più volte puntualizzato come, ferma restando la necessità che il sistema garantisca chi paga regolarmente, lo sviluppo delle azioni di accertamento e riscossione siano andate ben oltre il loro compito colpendo oltre il dovuto e senza regole certe coloro che non avevano alcuna intenzione di nascondere ma, semmai, temporanea difficoltà a pagare. Difficoltà più che evidente in questo momento di crisi. "La nuova normativa offre qualche criterio di semplificazione, ma – ha poi ripreso Confartigianato Sardegna - di fatto mantiene un rapporto sbilanciato nel rapporto tra lo Stato e il contribuente, sempre obbligato a dover dimostrare la propria correttezza attraverso una miriade di norme confuse e contraddittorie".
Infatti, è di questi giorni infatti la denuncia sul "Il Sole 24 ore" del fatto che, anche la chiusura delle liti fiscali a condizioni cosiddette vantaggiose, si può facilmente trasformare in uno svantaggio per il contribuente virtuoso che potrebbe dover pagare la chiusura agevolata, ma anche tutte le pendenze precedenti. Per l’Organizzazione Artigiana lo Stato può immaginare di recuperare risorse solo se sarà capace di semplificare e garantire certezza del diritto, evitando al contempo di infierire su situazioni oggettivamente deboli.
"Al contrario – hanno concluso da Confartigianato Imprese Sardegna - rimarranno sul campo solo imprenditori falliti, famiglie rovinate e un ulteriore buco nelle casse dello Stato. Per questo continueremo a proporre soluzioni affinché ciò non accada". Com.
