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Parlamento UE, oggi il voto sull’uso di armi a lungo raggio. Testata in Russia ieri arma segreta di Kiev che colpisce il più grande l’arsenale militare del paese.

Kiev, 19 Sett 2024 - “Distrutto un grande magazzino del dipartimento principale di missili e artiglieria del Ministero della Difesa russo, nell'insediamento di Toropets, nella regione di Tver: il sito è utilizzato per immagazzinare missili operativi-tattici Iskander, missili tattici Tochka-U, bombe aeree guidate KAB e munizioni d'artiglieria”. 

Lo riferisce Ukrinform, precisando che l'operazione sarebbe stata effettuata con droni lanciati dal Servizio di sicurezza (SBU), dall'intelligence della difesa GUR e dalle Forze speciali ucraine. I droni ucraini che hanno colpito la struttura hanno provocato una serie di detonazioni massicce e un incendio che ha avvolto un'area di 6 km, mentre le autorità locali hanno annunciato l'evacuazione dei civili. "Stiamo lavorando per allestire uno spettacolo simile in altre strutture militari russe che alimentano la guerra della Russia contro l'Ucraina", ha detto una fonte a Ukrinform. I media russi hanno scritto che alcuni droni hanno attaccato la Russia nelle prime ore di mercoledì 18 settembre.

Infatti, si è appreso da fonti del governo ucraino che droni lanciati dal Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), dall'intelligence militare Gur e dalle forze speciali hanno distrutto un grande magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo nell'insediamento di Toropets, nella regione di Tver. Lo scrive Ukrinform citando una fonte dell'Sbu, secondo cui il sito è usato per immagazzinare missili Iskander, missili tattici Tochka-U, bombe a guida aerea Kab e munizioni di artiglieria. Secondo la fonte, l'attacco ha causato massicce detonazioni e un incendio su un'area di 6 km, mentre le autorità locali hanno annunciato l'evacuazione dei civili.  

"Il Parlamento europeo invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali consegnati all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, che ostacolano la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa secondo il diritto pubblico internazionale e lasciano l'Ucraina esposta ad attacchi contro la sua popolazione e le sue infrastrutture".

Lo si legge nel testo finale della risoluzione dell'Eurocamera sull'Ucraina, concordato tra i gruppi e visionato da LaPresse, che verrà votato domani alle 12 dalla plenaria. 

"Il nostro piano della vittoria è pronto", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso serale.

"Tutte le disposizioni, tutti i principali punti, gli allegati necessari con i dettagli del piano sono stati definiti. Tutto è stato elaborato. La cosa più importante ora è la determinazione ad attuarlo", ha spiegato Zelensky. "Non c'è e non può esserci alcuna alternativa alla pace, nessun congelamento della guerra o altre manipolazioni che portino semplicemente l'aggressione russa a un'altra fase. Abbiamo bisogno di una sicurezza affidabile e duratura per l'Ucraina e, per estensione, per tutta l'Europa. È questo a cui stiamo lavorando".

Prosegue l’intimidazione da parte del dittatore e criminale di guerra Putin, e per chi non lo ricorda ricercato in quasi tutti i paesi del mondo per aver rapito migliaia di bambini ucraini e poi rinchiusi nei loro orfanotrifi per indottrinarli al volere del dittatore russo, Mosca avverte l'occidente del pericolo di prendere sottogamba le recenti dichiarazioni di Putin sulle conseguenze del via libera a Kiev all'uso delle armi a lungo raggio sul territorio della Federazione. 

"Un desiderio così ostentato di non prendere sul serio le dichiarazioni del presidente russo - ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov - è un passo assolutamente miope e poco professionale, tanto che sono propenso ad attribuirlo al carattere estroverso del segretario della Nato, Jens Stoltenberg". Quest'ultimo infatti ha dichiarato in un'intervista al Times che consentire a Kiev di lanciare attacchi missilistici a lungo raggio nella Federazione Russa "non rappresenterebbe una linea rossa" suscettibile di scatenare l'escalation. 

La settimana scorsa, il leader del Cremlino aveva sottolineato che "l'Ucraina sta già colpendo il territorio russo con droni e altri mezzi. Quando si tratta dell'uso di armi ad alta precisione a lungo raggio di fabbricazione occidentale, è necessario comprendere che tali operazioni vengono eseguite con la partecipazione del personale militare dei paesi dell'alleanza, poiché solo loro possono effettuare missioni di volo nei sistemi missilistici". Secondo Putin, con il via libera all'uso delle armi occidentali a lungo raggio sul suolo russo "cambierebbe la natura delle operazioni belliche".

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