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Questa mattina a Oristano commemorazione del 36/mo anniversario dell’uccisione per mano armata del Carabiniere Umberto Erriu.

Oristano, 24 Apr 2024 - Questa mattina, presso i Giardini Pubblici di Via Messina, i Carabinieri di Oristano hanno svolto la cerimonia solenne di commemorazione del 36° anniversario dell’uccisione per mano armata del Carabiniere Umberto ERRIU, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Civile e di Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo “alla Memoria”, caduto nell’adempimento del Dovere in un vile agguato ad opera del feroce gruppo criminale noto come “Banda della Uno Bianca”.

La banda della Uno bianca fu un'organizzazione criminale che, nell'Emilia-Romagna e nelle Marche, tra il 1987 e il 1994, commise 103 crimini (soprattutto rapine a mano armata), provocando la morte di 24 persone e il ferimento di altre 114. L’evento si è tenuto alla presenza del Comandante Provinciale, del Vicario del Prefetto di Oristano, del rappresentante del Sindaco di Oristano, dei Vertici delle Forze di Polizia Provinciali e, quali invitati speciali, i congiunti del militare insignito: la Mamma Maria Vitalia Cabiddu, Ved. Erriu, la sorella Maddalena e il fratello Salvatorangelo.

Umberto Erriu era nato ad Oristano il 21 gennaio 1964, figlio di Carabiniere (il padre era Appuntato ed uno zio era anch’egli militare dell’Arma caduto nella 2a Guerra Mondiale) era un ottimo studente ed un eccelso mezzofondista di Atletica che si allenava tutti i giorni al Campo di atletica della città Arborense. Poi arruolatosi nell’Arma nel 1984, ha prestato servizio presso il Centro Sportivo Carabinieri di Bologna, quale atleta di livello nazionale, il 2° BTG Liguria di Genova e presso la Stazione Carabinieri di Castel Maggiore (BO). Il 20 aprile 1988 Umberto Erriu ed un altro Carabiniere, Cataldo Stasi, vennero uccisi mentre si trovavano in un parcheggio a Castel Maggiore, nei pressi di Bologna, dopo che gli stessi avevano fermato per un controllo l'auto con a bordo 3 componenti della banda.

Durante un servizio di perlustrazione in via Gramsci verso le 22.15 avevano notato tre uomini sospetti all'interno di una Uno bianca, parcheggiata vicino alla Coop. Scesi dall'Alfetta, sono stati vilmente investiti da un impressionante volume di fuoco: “un'esecuzione spietata”. L'immediata reazione al fuoco, benché gravemente feriti, i due Carabinieri, Umberto Erriu e Cataldo Stasi, poco più che ventenni, immolarono la loro giovinezza. Uccisi, barbaramente.

Alla memoria di Umberto Erriu sono intitolate le Caserme sedi della Compagnia e Stazione Carabinieri di Molinella (BO), della Stazione Carabinieri di Simaxis (OR), e le Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Oristano e di Quartu Sant’Elena (CA). Umberto Erriu è sepolto nel cimitero di Oristano. E a Oristano presso i Giardini Pubblici di Via Messina, a lui intitolata, vi è deposta una targa acanto ad un cippo commemorativo, che recita: “Giardini Umberto Erriu (1964 – 1988) carabiniere - medaglia d’oro al valor civile - fedele al suo compito, servì generosamente l’italia, immolando la sua giovane esistenza”… Nel caloroso ed affettuoso Onore che l’Arma ha voluto tributare al Carabiniere Umberto Erriu, e ai suoi familiari, il Comandante Provinciale si è rivolto ai partecipanti che con la loro presenza hanno contribuito a tener alto il ricordo del militare. Umberto Erriu quel giorno cadde mentre faceva il Suo dovere per gli italiani: serviva il Suo Paese per portare Giustizia. Ed è stato importante ricordarlo anche oggi, dopo 36 anni dai fatti perché questo dimostra l'importanza per tutta la comunità nel non dimenticarsi di un punto di riferimento importante. Un uomo che ha perso la vita per il proprio dovere, un esempio di cittadino disposto al sacrificio che si vuole trasmettere anche alle nuove generazioni.

Motivazione dei conferimenti delle onorificenze. Carabiniere Umberto Erriu: - M.O.V.C. "Alla Memoria" (data conferimento: 30.05.1989) con la seguente motivazione: "Capo pattuglia automontata mentre si apprestava, insieme ad un collega, al controllo degli occupanti un'autovettura in sosta, veniva fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza". Castel Maggiore (BO), 20 aprile 1988. - M.O.V.T. (data conferimento: 27.06.2014) con la seguente motivazione: “Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza nell'evento verificatosi in Castelmaggiore (BO) il 20 aprile 1988, quando venne ucciso da appartenenti alla "banda della Uno bianca". Com

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