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Elezioni presidenziali in Brasile domenica prossima 2 Ottobre: Lula da Silva, leader del Partito dei lavoratori favorito dai sondaggi con il 48 per cento contro il 31 di Bolsonaro accusato di aver distrutto sia l’Amazonia che il paese.

Cagliari, 29 Sett 2022 - A tre giorni dalle elezioni presidenziali in Brasile, l'ex capo dello stato Lula da Silva, leader del Partito dei lavoratori, favorito nei sondaggi che tocca il 48% delle preferenze e consolida il vantaggio sul presidente uscente ed esponente della destra Bolsonaro, fermo al 31 per cento. Quindi tra pochi giorni, se questi dati venissero confermati Lula potrebbe essere eletto già al primo turno. Ma il suo rivale, il fascista Bolsonaro, minaccia che se perde farebbe come Trump negli Usa, battuto sonoramente da Biden.

Lula, incarcerato ingiustamente, è sostenuto dalle fasce più deboli della società brasiliana, l'ex presidente ha fatto un comizio a San Paolo, preceduto sul palco da tanti artisti impegnati al suo fianco, da Caetano Veloso a Chico Cesar, da Roger Waters a Daniela Mercury.

Lula ha preso di mira il suo avversario Bolsonaro e i cinque anni della sua presidenza: "È tornata la fame, la disoccupazione segna un record, l'inflazione è fuori controllo, i prezzi di cibo gas e corrente sono irraggiungibili, le politiche di inclusione sono state distrutte, i disagi delle famiglie e la violenza politica sono aumentate: è una delle pagine più tristi della nostra storia".

Dal canto suo, il presidente uscente che nel fine settimana ha parlato a Campinas, ha ricevuto a Brasilia una delegazione degli osservatori dell'Organizzazione degli Stati Americani, che avranno il compito di monitorare la correttezza della consultazione. Lo stesso presidente tuttavia in più occasioni ha criticato il sistema di voto elettronico in vigore nel paese paventando possibili brogli.

In questi mesi, il dittatorello brasiliano, estimatore del criminale di guerra Putin, si è rifiutato in più occasioni di assicurare che rispetterà il risultato delle elezioni. Tra le altre cose, ha messo in discussione il sistema di voto e ha denunciato la possibilità di brogli legata all’uso di sistemi elettronici: ha sostenuto che tutte le precedenti elezioni, compresa quella in cui era stato eletto, siano state truccate (a suo parere nel 2018 avrebbe dovuto vincere al primo turno). Sarebbero stati truccati anche i sondaggi degli ultimi mesi: Bolsonaro ha quindi concluso che se la sua vittoria non arriverà al primo turno vuol dire che «è successo qualcosa di strano.

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