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Biden: “Gli Stati Uniti difenderebbero Taiwan in caso di attacco cinese”.

Londra, 19 Sett 2022 - Quando mancano quattro settimane al ventesimo congresso del Pcc, il Partito Comunista Cinese, l'evento che definirà la nuova politica estera di Pechino, il presidente americano Joe Biden torna a ribadire che che le forze statunitensi difenderanno Taiwan da un'eventuale attacco cinese. Alla domanda del programma della CBS '60 Minutes' se le truppe statunitensi avrebbero difeso Taiwan, Biden ha risposto "sì", se si fosse trattato di "un attacco senza precedenti". 

Non è stata la prima volta che Biden afferma che le forze statunitensi verrebbero coinvolte in una guerra tra Cina e Taiwan, anche se la Casa Bianca ha successivamente ritrattato queste dichiarazioni. L'ultima volta è stata a maggio, durante una visita in Giappone. Con questo nessun altro presidente americano è mai stato così esplicito nel ricordare a Pechino a quali rischi andrebbe incontro se decidesse di attaccare Taipei, anche se si è premurato di sottolineare che la politica di Washington è rimasta invariata.

In base a una legge approvata dal Congresso, gli Stati Uniti sono tenuti a vendere a Taiwan forniture militari per garantire la sua autodifesa contro le forze armate di Pechino, molto più numerose. Ma hanno mantenuto quella che ufficialmente viene definita ambiguità strategica" sulla possibilità di intervenire militarmente. La politica è pensata sia per scongiurare un'invasione cinese sia per scoraggiare Taiwan dal provocare Pechino dichiarando formalmente l'indipendenza.

Nell'intervista Biden ha poi raccontato di una telefonata avuta col suo omologo cinese Xi Jinping ad inizio anno, dopo che lo stesso Xi si era incontrato con il Presidente russo, Vladimir Putin durante le Olimpiadi: “Violare le sanzioni contro la Russia nel periodo in cui Mosca ha iniziato la guerra in Ucraina sarebbe stato un errore gigantesco”, avrebbe detto Biden a Xi. Biden ha spiegato che la telefonata non era "per minacciare" il presidente cinese, ma per mettere in guardia sulle ripercussioni della violazione delle sanzioni. 

"Finora non ci sono indicazioni che abbiano fornito armi o altre cose che la Russia voleva", ha poi aggiunto. Il Presidente Usa poi parlando ancora di Putin ha tenuto a ribadire che quello che ha fatto il Presidente russo in Ucraina “è vergognoso con gli attacchi agli ospedali e alle scuole: è oltraggioso”. Poi, per frenare gli entusiasmi successivi alla controffensiva di Kiev, ha ricordato che l'Ucraina sta "sconfiggendo la Russia, ma non ha ancora vinto.

In chiusura Biden ha dichiarato che non ha ancora deciso se si candiderà alla rielezione nel 2024. "Se ho già deciso di ricandidarmi? Questo è ancora da vedere", ma ha detto che per ora è la sua "intenzione". Joe Biden, il presidente più anziano mai eletto negli Stati Uniti, compirà 80 anni il 20 novembre. Avrebbe 82 anni all'inizio di un eventuale secondo mandato e 86 alla fine. Dalla sua elezione nel novembre 2020, il presidente si è comunque più volte proiettato verso le elezioni del 2024, indicando che avrebbe scelto nuovamente la sua attuale vicepresidente, Kamala Harris, come compagna di corsa.

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