Press "Enter" to skip to content

Da oggi obbligo green pass per parrucchieri ed estetisti, atteso via libera al Dpcm sui negozi.

Roma, 20 Gen 2022 - Da oggi obbligo di green pass base, ottenibile con un tampone negativo, per andare da parrucchieri, barbieri e nei centri estetici, mentre il governo sta limando il decreto che contiene l'elenco delle attività primarie cui si potrà accedere senza certificazione: oltre ad alimentari, farmacie, ottici, negozi per acquistare legna o pellet per il riscaldamento, spuntano anche gli uffici postali, ma solo per ritirare la pensione. Fino al 31 marzo niente taglio, acconciatura e manicure dunque senza la certificazione verde ottenuta, in questo caso, anche con il tampone per accedere a quelli che vengono definiti "servizi alla persona". La misura vale anche per i colloqui con detenuti in carcere.  

Dall1 febbraio saranno interessati pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali. "fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. Atteso in giornata il decreto che individua queste ultime attività: tra le novità ci sarebbe anche l'ingresso pass free alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessaria la certificazione (base o rafforzata). In generale, l'accesso sarà libero nei negozi di alimentari, in farmacia, dall'ottico e per l'acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Lo stesso per le attività all'aperto come benzinai, mercati, edicole. Il pass servirà invece per comprare le sigarette dal tabaccaio. Le verifiche che l'accesso a queste attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni sono a carico dei "relativi titolari, gestori o responsabili". Sanzioni da 400 a mille euro per i trasgressori.

Passi avanti verso la modifica del sistema dei colori che potrebbe far finire la metà delle Regioni in arancione sotto la spinta dei contagi. L'ipotesi - emersa ad un tavolo tecnico cui hanno partecipato esperti del ministero della Salute e delle Regioni - è quella di considerare casi Covid soltanto i pazienti ricoverati che hanno sviluppato la malattia, senza includere gli asintomatici in ospedale per altre patologie. Frenata, invece, sulla richiesta di riduzione a 5 giorni delle quarantene per i sintomatici.  I governatori lo chiedono ormai da giorni. "Il sistema dei colori non sembra avere più molto senso", spiega il presidente della Toscana Eugenio Giani. "Io penso - gli fa eco il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini - che vada eliminato: attualmente, ad esempio, in zona gialla è tutto uguale al bianco".

"I colori servono a poco e il sistema va abolito, su questo noi governatori siamo pressoché tutti d'accordo", ha detto Donato Toma, presidente del Molise. Ieri c'è stata una prima riunione del tavolo di lavoro dedicato al tema cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza ed il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, insieme a rappresentanti delle Regioni. Nei prossimi giorni ci saranno altri confronti per cercare di arrivare ad una posizione condivisa. "C'è - osserva il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa - una platea del 90% di vaccinati. Di fronte a questo il sistema dei colori generalizzati non ha più senso. L'unico criterio che deve rimanere è quello della zona rossa".  

Se il tavolo tecnico ha aperto ad un nuovo calcolo dei ricoverati, escludendo gli asintomatici, non è invece passata l'ipotesi di tagliare a 5 giorni la quarantena per i positivi sintomatici. Secondo gli esperti, a quanto si apprende, mancano, ad oggi, sufficienti evidenze scientifiche a sostegno dell'accorciamento dell'isolamento. Parere favorevole, poi, ad una rimodulazione del tracciamento dei contatti con l'obiettivo di focalizzarlo sui sintomatici visti gli alti numeri dei contagi. 

More from PRIMA PAGINAMore posts in PRIMA PAGINA »

Comments are closed.