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Recovery, Conte: “Piano nel solco delle priorità Ue. Coinvolgeremo Parlamento”.

Roma - "L'Europa è chiamata a rimanere unita. Insieme dobbiamo essere quanto più determinati in questa fase di recrudescenza continentale del Covid-19 e di auspicato rilancio   delle nostre economie". Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nell'Aula della Camera in vista del prossimo consiglio Ue, in programma il 15 e 16 ottobre. "Non dobbiamo permettere che possano generarsi ritardi a causa di un utilizzo divisivo di principi e regole, come quelle relative allo stato di diritto, sulla cui applicazione il Consiglio Europeo ha già adottato le sue decisioni il 21 luglio scorso" - prosegue - "Questo progetto di rilancio dell'economia europea, infatti, costituisce un'occasione senza precedenti anche per riportare l'Italia su un sentiero di crescita e di sviluppo sostenibile, equo e inclusivo".

"Dopo avere dato una risposta ambiziosa e tempestiva alla crisi pandemica, da parte europea dobbiamo continuare a lavorare speditamente sul piano dell'attuazione normativa   del programma Next Generation EU", ha spiegato il premier. Il rilancio rappresenta una occasione senza precedenti per la crescita dell'Italia", ricordando che il piano italiano "si   inserisce nel solco delle priorità fissate dalla Commissione europea, che sono una transizione verde e digitale". Ed ha spiegato che "il 40% delle spese saranno indirizzate alla sostenibilità ambientale, all'efficientamento energetico e nell'economica circolare; il 20 per cento nella digitalizzazione". Poi assicura "il pieno coinvolgimento del Parlamento sul   piano e trasparenza sulla messa in opera dei progetti". "L'efficacia delle riforme non sia vanificata da impostazioni restrittive di bilancio" prosegue.

Il Presidente del Consiglio inoltre - in un passaggio del suo intervento - ha sottolineato: "Accolgo l'impegno della risoluzione della maggioranza affinchè una parte significativa delle risorse del Recovery fund venga indirizzata al conferimento dell'obiettivo dell'occupazione femminile".

I leader dell'Ue si riuniranno a Bruxelles per discutere non solo della situazione epidemiologica, ma anche per esaminare i progressi compiuti verso l'obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Su questo fronte, il premier sottolinea: "Auspico una discussione ambiziosa, l'Italia vuol essere in prima fila, sul piano europeo ma anche in una prospettiva più ampia, nel promuovere un elevato livello di ambizione su una sfida di portata globale come quella del cambiamento climatico".

Il Consiglio europeo farà anche il punto sull'attuazione dell'accordo di recesso e esaminerà lo stato di avanzamento dei negoziati sul futuro partenariato tra l'Ue e il Regno Unito. I leader discuteranno i lavori preparatori per tutti gli scenari che potrebbero presentarsi a partire dal 1° gennaio 2021. Conte sostiene che durante la trattativa con il Regno Unito è "fondamentale mantenere l'unità degli Stati membri a fianco della Commissione europea e del Commissario negoziatore. I tempo che rimane non è molto e per un negoziato così complesso va utilizzato con saggezza. Al 'No Deal' preferiamo la ricerca di un accordo fino all'ultimo momento utile ma non ad ogni costo: deve essere un accordo equo".

Conte - nella serata di ieri - durante l'intervento in Senato ha assicurato: "Valuterò con la massima attenzione la proposta, contenuta nella relazione" delle commissioni del Senato sul Recovery Plan, "volta a garantire ai soggetti attuatori appropriati incentivi per l'avanzamento dei progetti, nonchè penalità per l'inattività di coloro che non rispettano il cronoprogramma stabilito".

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