Cagliari 29 Ott 2019 – I lavori del Consiglio Regionale della Sardegna sono stati aperti dal presidente Michele Pais e dopo le formalità di rito, alcuni consiglieri regionali hanno preso la parola sull’ordine dei lavori.
Il consigliere di Udc-Cambiamo Giorgio Oppi, auspicando che si possa mettere ordine nel disordine, ha ricordando la recente riunione dei capigruppo per consentire al Consiglio di operare in modo più spedito ma, ha osservato, tale volontà appare vanificata dalla decisione di convocare la quinta commissione per la giornata di giovedì, per cui è opportuno lo spostamento della riunione
Laura Cadddeo, dei Progressisti, firmataria di una mozione presentata il 10 ottobre scorso per discutere le linee guida dal Piano di ridimensionamento scolastico, ha raccomandata la sollecita discussione dell’argomento perché, nel frattempo, l’assessorato ha convocato Comuni e dirigenti scolastici in assenza delle linee guida.
Il presidente ha recepito la richiesta.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ripercorso un suo intervento nella precedente seduta, finalizzato al rispetto della legge che prevede per i consiglieri regionali la disponibilità delle delibere di Giunta. Questo ancora non avviene, ha lamentato, e si tratta di un diritto che va salvaguardato.
Il presidente ha preso atto delle richiesta.
Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha chiesto l’inversione di ordine del giorno per trattare prioritariamente gli argomenti legati al bilancio che rivestono carattere di urgenza.
Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto 10 minuti di sospensione proprio in considerazione delle novità intervenute nel contenuto di alcuni documenti di provvedimenti di bilancio.
Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha invitato la maggioranza a riflettere sulla necessità di assicurare il numero legale in presenza di provvedimenti che richiedono una maggioranza qualificata; occorre a suo avviso una regola chiara perché l’opposizione è stanca di coprire le assenze della maggioranza.
Il consigliere di Sardegna 20/20 Stefano Tunis ha ribadito che la richiesta di sospensione è dovuta soltanto alla necessità di approfondire il contenuto di alcune norme e spiace, ha aggiunto, che l’opposizione intervenga strumentalmente per far rilevare una presunta mancanza del numero legale che invece c’è.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha protestato contro quello che ha definito un teatrino che non va bene. Bisogna dire le cose come stanno, ha aggiunto, e cioè che il motivo della sospensione è dovuto alla la delibera di modifica di referendum presentato dalla Lega che richiede la maggioranza qualificata, cosa che adesso non c’è.
Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, ha chiesto l’autorizzazione ad allargare la pausa dei lavori per poter incontrare il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova sul prezzo del latte, paventando che forse la seduta riprenderà di pomeriggio.
Il presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.
Alla ripresa dei lavori, il consiglieri hanno iniziato l’esame della mozione n.98 (Giagoni e più) “sugli adempimenti conseguenti all’ordinanza della Corte di Cassazione sulla richiesta di referendum abrogativi.
Illustrando il provvedimento, il consigliere Giagoni ha affermato che occorre dare seguito alle osservazioni dell’ufficio competente della Corte di Cassazione, con riferimento sia alla formulazione del quesito che va integrato con la trascrizione dei testi di cui si richiede l’abrogazione, che alla modifica della denominazione della richiesta referendaria. Quindi, ha concluso, è necessario anche cambiare il testo della mozione approvata dal Consiglio il 25 settembre scorso.
A nome della Giunta, la vice presidente Alessandra Zedda ha annunciato la rimessione all’Aula.
Per dichiarazione di voto il consigliere della Lega Pierluigi Saiu, favorevole, ha ribadito le argomentazioni sostenute nella seduta precedente.
Il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 20/20), favorevole, ha detto che i recenti fatti della politica richiedono ancora di più un rapporto sempre più stretto fra istituzioni e cittadini, superando alchimie incomprensibili. La proposta referendaria farà molto bene al dibattito ed alla comunità che sarà messa nelle migliori condizioni per comprendere compiutamente le scelte che la riguardano. Un segnale in questa direzione, ha concluso, è arrivato in modo molto forte dalle recenti elezioni regionali dell’Umbria.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, contrario, ha ricordato che il testo della mozione precedente, come aveva sostenuto l’opposizione, era scritto male, tanto è vero che la stessa Cassazione ha introdotto modifiche significative.
Messa ai voti, la mozione n.98 è stata approvata con 35 voti favorevoli. Segue