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Ragazzo ucciso a Roma, sono in stato di fermo i due sospettati

Roma, 25 Ott 2019 - Comincia a delinearsi una dinamica diversa da quella emersa subito dopo il delitto, per l'omicidio del 24enne Luca Sacchi. La vittima e la fidanzata potrebbero, ma è solo un’ipotesi investigativa, aver incontrato i due sospettati per trattare l'acquisto di droga.  I due avrebbero mostrato di avere i soldi necessari all'acquisto. A quel punto i due sospettati si sarebbero allontanati dicendo che andavano a recuperare la droga per lo scambio. Ma sarebbero tornati armati con l'intenzione di rapinare i due.

I due aggressori, tornati vicino al pub di via Franco Bartoloni, zona Colli Albani, hanno rubato lo zaino dove pensavano ci fossero i soldi, colpendo la fidanzata della vittima che opponeva resistenza. A quel punto Luca sarebbe intervenuto colpendo uno dei due, mentre l'altro estraeva la pistola, pare una calibro 38, ed esplodeva il colpo alla testa di Luca rivelatosi poi mortale.

I due, dopo l’aggressione, sarebbero fuggiti a bordo di una smart bianca. Ad indirizzare le indagini di Carabinieri e Polizia le testimonianze delle persone che hanno assistito al brutale omicidio e i video delle telecamere di sorveglianza della zona.

"Temo sia stato mio figlio, forse è coinvolto nell'omicidio di Luca Sacchi". Questo è quanto avrebbe detto la mamma del ragazzo sospettato di avere ucciso con un colpo di pistola il giovane personal trainer. La donna si è recata nella tarda serata di ieri in un commissariato accompagnata dall'altro figlio per comunicare i suoi sospetti. Da lì sono poi scattate le indagini dei Carabinieri che con la Polizia hanno poi bloccato i sospettati. A sparare sarebbe stato un incensurato, il complice avrebbe precedenti per droga.

I due ragazzi, entrambi operai di 20 e 21 anni, sembra non fossero sotto l'effetto di droghe al momento della cattura. Uno dei due si trovava a casa della fidanzata quando è stato rintracciato. I due, entrambi in questura da stanotte, davanti a investigatori e inquirenti, si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere, ma dopo ore di interrogatorio è stato deciso il loro fermo per concorso in omicidio e rapina.

Sono usciti poco prima delle 12 dalla questura di via di San Vitale, diretti al carcere di Regina Coeli, i due ragazzi di 20 e 21 anni, entrambi del quartiere romano di San Basilio, fermati per l'uccisione di Luca Sacchi. I due, che devono rispondere di omicidio e rapina, sono già noti entrambi alle forze dell'ordine: uno ha precedenti per droga, l'altro per percosse. Sono stati rintracciati nella notte, uno in un residence, l'altro in una casa in zona San Basilio. Erano soli ma, come spiegato dal dirigente della Squadra Mobile Luigi Silipo, "hanno usufruito di legami familiari e conoscenti". Mentre si cerca la pistola che ha fatto fuoco contro la vittima, forse una calibro 38, è stata sequestrata la Smart bianca usata dai due per la fuga e non oggetto di furto. Sequestrato anche lo zainetto rubato alla fidanzata di Luca, all'interno del quale però non sono stati trovati soldi.Trovata invece la mazza da basebaal usata per l'aggressione. Era in un prato.

Anastasia Kylemnyk fidanzata di Luca Sacchi e colpita durante l'aggressione afferma che la droga non c'entra nulla: "Luca -ha detto- era lì per vedere il fratellino piccolo che si trovava nel pub". "Luca non ha mai incontrato gli spacciatori - ha aggiunto- non ho visto e sentito nulla. Ho sentito solo la voce di un ragazzo romano e giovane, ma ha detto "dammi sto zaino" e Luca mi ha protetto come sempre, lo ha messo a terra e forse per questo si sono spaventati".

"Gli accertamenti che l'autorità giudiziaria disvelerà quando riterrà opportuno non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati. Lo dico tenendo sempre ben presente, non vorrei essere equivocato su questo, che stiamo parlando della morte di un ragazzo di 24 anni". Lo ha detto il capo della polizia Franco Gabrielli sul caso del ragazzo ucciso ieri a Roma. Gabrielli ha anche aggiunto "Che Roma abbia i suoi problemi credo nessuno lo riconosca, ma rappresentarla come Gotham City..."  "I responsabili -ha aggiunto- "sono stati subito individuati e sono stati definiti i contorni di una vicenda che con una città alla deriva ed in mano al crimine ha poco a che fare".

"Nessuno ci restituirà la giovane vita di Luca ma in questi momenti sono orgoglioso del lavoro delle forze dell'ordine che a Roma in meno di 24 ore, anche grazie alla collaborazione dei cittadini romani, hanno catturato i presunti killer", ha scritto su Twitter il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia.

Si terrà domani mattina l'interrogatorio di convalida. I due saranno ascoltati dal Gip che deciderà se confermare la misura cautelare nel carcere di Regina Coeli. Ai due vengono contestati i reati di concorso in omicidio aggravato, rapina aggravata e detenzione abusiva di arma da fuoco