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Il Consiglio dei Ministri revoca incarico al sottosegretario Siri

Roma, 8 Magg 2019 - Sarà presentata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di revoca dell'incarico di sottosegretario ad Armando Siri. È quanto emerge al termine della riunione del Consiglio dei ministri. La revoca dell'incarico di sottosegretario avviene formalmente con decreto del presidente della Repubblica.

Quella che c'è stata oggi in consiglio dei ministri "è stata una discussione civile e pacata. La Lega, intervenuta con i ministri Bongiorno e Salvini, ribadisce fiducia nel premier ma anche la convinta difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria come tutti i 60 milioni di Italiani", fanno sapere fonti della Lega.

"In cdm delibera del presidente per revoca Siri ma nessun voto. La Lega ha espresso contrarietà alla decisione e prende atto della facoltà del presidente del consiglio di chiedere la revoca del sottosegretario. La Lega difende un principio: non può esserci un automatismo tra indagini e colpevolezza. È un principio di civiltà giuridica che vale per tutti. Lega e 5 stelle". Così fonti della Lega. Per il Carroccio "l'apertura di un'inchiesta non può coincidere con la chiusura o la condanna".

"Siamo dell'opinione che chi ha incarichi istituzionali deve pagare il doppio se colpevole, ma contrari al principio di colpevolezza senza processo", ribadiscono dal partito di Matteo Salvini.

Giuseppe Conte ha illustrato in Consiglio dei ministri punto per punto motivi e opportunità che lo hanno spinto a proporre la revoca dell'incarico di sottosegretario ad Armando Siri. Dopo la relazione del presidente del Consiglio, si è svolto il dibattito tra i ministri di Lega e M5S. Ad illustrare la posizione della Lega al tavolo della riunione il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che già nei giorni scorsi si era spesa per la linea contraria alle dimissioni. ​Il dibattito è stato allargato praticamente a tutti i ministri in Cdm. Sono intervenuti diversi ministri del M5S e della Lega, a cominciare dai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

La revoca - sottolineano fonti di Palazzo Chigi - avviene attraverso un decreto della Presidenza della Repubblica, su proposta del premier, di concerto con il ministro competente, in questo caso Danilo Toninelli (che ha già ritirato le deleghe a Siri), sentito il Consiglio dei ministri.

Palazzo Chigi aveva confermato che non sarebbe prevista alcuna votazione sul decreto di revoca del sottosegretario leghista, Armando Siri. "Non si andrà alla conta", avevano assicurato.

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