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Sudan. In atto colpo di stato, circondata presidenza. Voci di dim

Khartum, 11 Apr 2019 - Il presidente sudanese, Omar Al Bashir, si è dimesso. Lo riferiscono fonti consultate da Sky News, secondo le quali i vertici dell'esercito annunceranno a breve, a reti unificate, le dimissioni del presidente, al potere da 30 anni.

Alti esponenti del governo sudanese sono stati arrestati. A riferirlo, su Twitter - parlando di 'arresti in massa' tra gli alti esponenti dell'esecutivo - è una giornalista sudanese, citata dalla Bbc. Tra gli arrestati c'è il vice presidente del National Congress Party, Ahmed Haroun. Detenuto anche l'ex vice presidente di Bashir, Ali Osman Taha, oltre alle guardie del corpo del presidente.

Secondo fonti di Al Arabiya, sarebbe fallito un tentativo delle autorità sudanesi di una controffensiva per ripristinare l'ordine costituito. L'esercito sudanese ha fatto sapere che intende formare un Consiglio militare guidato dal primo vice presidente Awad Ibn Auf, che assicurerà il potere durante il periodo di transizione.

Diversi media africani segnalano inoltre che i militari hanno chiuso l'aeroporto di Khartoum e controllano le principali arterie della capitale. L'esercito sudanese ha circondato inoltre il palazzo presidenziale con uomini e mezzi. L'Esercito è entrato questa mattina all'alba nella sede dell'emittente radiotelevisiva di stato, al quinto giorno di un sit-in di protesta davanti al loro quartier generale di Khartum di migliaia di persone che invocano la rinuncia del presidente Omar al Bashir, al potere da 30 anni.

La folla celebra nelle strade di Khartoum con canti patriottici e slogan quali "nuova era, nuova nazione" gli avvenimenti delle ultime ore, dopo l'annuncio di un'imminente dichiarazione delle forze militari, l'arresto dei membri del governo, i blindati appostati intorno alla residenza ufficiale del presidente Omar al-Bashir e lungo le arterie nevralgiche della città.

Gli abitanti di Khartoum hanno accolto in massa l'appello dell'Associazione professionale sudanese, uno dei gruppi che ha promosso le proteste contro l'esecutivo, ad unirsi ai manifestanti che partecipano dal week-end scorso al sit-in di protesta davanti alla sede dell'esercito.

Una ragazza sudanese è diventata il simbolo delle proteste. Alaa Salah, 22enne studentessa di architettura a Karthoum, soprannominata 'Kandaka', che significa 'Regina nubiana'.

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