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Dl fiscale, salta il condono e grazie di nuovo gli evasori che non andranno mai in carcere: da vertice Palazzo Chigi via libera alla nuova versione del decreto

Roma, 16 Nov 2018 - A sorpresa un vertice serale a palazzo Chigi stravolge il dl fiscale e cancella la dichiarazione integrativa, facendo saltare di fatto il condono, misura di cui si discute da settimane. C'è "pieno accordo" nel governo, fanno sapere fonti di palazzo Chigi, spiegando che "scompare la dichiarazione integrativa e sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato".

Scompare quindi la dichiarazione integrativa dalle cosiddette misure sulla 'pace fiscale', care alla Lega: sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato. In materia di lotta all'evasione, vengono sbloccate le banche dati, alle quali la Guardia di finanza potrà accedere direttamente senza dover più chiedere autorizzazioni ai pubblici ministeri. Ma non sarà introdotto il carcere per gli evasori, diversamente da quanto chiesto in origine dai 5 stelle.

Sempre in merito alle misure della pace fiscale, resta confermata la possibilità di 'spalmare' in cinque anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio. Tra le modifiche concordate, la possibilità di correggere gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi con 200 euro per ogni anno.

Previsto un incremento di tre milioni di euro del fondo nazionale per le politiche migratorie per la lotta al caporalato; lo stanziamento, a decorrere dal 2019, servirà anche a far funzionare un tavolo apposito al ministero del Lavoro.

Sarà reintrodotto il bonus bebé e verranno detassate le sigarette elettroniche; è prevista una tassazione all'1,5% per i money transfer. È previsto inoltre un emendamento al dl fiscale per evitare la tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari e saranno sbloccate le procedure per consentire alle Regioni di recuperare le spese versate alle case farmaceutiche che eccedono il budget stabilito.

Nessun accenno da parte da parte dei due partiti di governo al tema delle Bcc che, secondo quanto emerso finora, sembra essere uno dei nodi da sciogliere con il Carroccio che punta a modificare la riforma del 2016.

Lega e M5S si ricompattano dopo il duro scontro sul condono innescato dalle accuse pubbliche di Luigi Di Maio sulla 'manina' che aveva portato il governo giallo-verde sull'orlo della crisi. Di Maio, che non aveva mai digerito la sanatoria, non nasconde la sua grande soddisfazione e posta su Instagram la foto di un bicchiere di rosso scrivendo: Sono molto felice dei risultati di questa sera. Oggi si brinda".

Dal canto suo il Carroccio, da sempre su una posizione più favorevole al condono, ha tenuto a precisare che restano in piedi le altre misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto e quella di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio (ci sono oltre 400 mila processi pendenti).