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Peste suina, abbattuti a Orgosolo 81 maiali al pascolo brado illegale, privi di controlli sanitari e di ignota proprietà. L’Udp: si può allevare solo in legalità

Cagliari, 2 Feb 2018 - L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna comunica che oggi, durante una operazione di controllo del territorio, sono stati abbattuti ad Orgosolo (nel Supramonte e in località Fundales) 81 maiali al pascolo brado illegale, privi di controlli sanitari e di proprietà ignota. Proprio in queste zone, nelle scorse settimane, le Compagnie di caccia di Orgosolo avevano catturato dei cinghiali in cui, a seguito delle analisi programmate dall’UdP, era stato ritrovato il pericolosissimo parassita della trichinella. L’operazione odierna, coordinata dall’Unità di Progetto in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, ha visto impegnati gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, dell’Ats, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, dell’Agenzia Forestas e delle forze di polizia nazionale. L’ultimo intervento di depopolamento di suini bradi in agro di Orgosolo risale al 9 gennaio scorso, quando si agì in località Pradu.

“Da Sant’Andrea Frius, dove ieri è stato effettuato per la prima volta un depopolamento di cinghiali allevati illegalmente, all’agro di Orgosolo la strada da percorrere per eradicare la PSA è evidentemente ancora impegnativa, nonostante i tanti buoni segnali che si stanno raccogliendo in queste settimane soprattutto nei territori del centro Sardegna”. Così l’Unità di Progetto, che ha aggiunto: “È evidente una crescita di consapevolezza da parte dei cittadini sardi e per questo, messaggi di incoraggiamento per liberare la nostra terra dalla piaga della Peste suina africana, giungono da amministratori, allevatori regolari o semplici cittadini. Questo perché è sempre più chiaro a tanti che l’allevamento dei suini, svolto secondo le regole, le buone tradizioni e nel rispetto delle norme sanitarie, è una grande opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile per le aree interne, che non può essere negata dalla prepotenza di pochi irresponsabili”. Red-com

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