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Ue conferma: accelera ripresa Italia, sale il Pil ma è ultima nella classifica dei Paesi europei

Bruxelles, 9 Nov 2017 - "La ripresa economica in Italia accelera nel 2017 grazie alla domanda esterna e domestica, ma i venti di coda in rallentamento e le più basse prospettive di crescita nel medio periodo modereranno la crescita" nei prossimi due anni. Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d'autunno, che rivedono al rialzo il Pil 2017 a 1,5% (da 0,9% previsto a maggio) e quello 2018 a 1,3% (da 0,9%). Il rallentamento però prosegue nel 2019, col pil fermo a 1%. Italia si conferma ultima d'Europa per crescita L'Italia resta ultima in Europa sulla crescita per tutto il nuovo periodo coperto dalle previsioni della Commissione Ue, cioè 2017, 2018 e 2019. Solo il Regno Unito, che però viene per la prima volta escluso dalla tabella Ue -28, ha un andamento del Pil quasi uguale a quello italiano. E' Malta invece il Paese europeo che cresce di più: +5,6% nel 2017, +4,9% nel 2018 e +4,1% nel 2019.

Bruxelles rivede leggermente al ribasso le stime della disoccupazione in Italia: nel 2017 si assesta a 11,3% (invece dell'11,5% previsto a maggio), per poi scendere a 10,9% nel 2018 e a 10,5% nel 2019. L'occupazione invece "rallenta a 1% nel 2017" dopo "il phasing-out degli sgravi per le assunzioni", a 0,9% nel 2018 e 0,5% nel 2019. I nuovi incentivi del bilancio 2018 per le assunzioni dei giovani "sosterranno" l'occupazione. Ma lo sviluppo del mercato del lavoro "sarà in linea con l'attività economica".

Il debito italiano "scende solo marginalmente". Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche. La stima è di un debito "stabilizzato" nel 2017 a132,1%, "anche a causa del sostegno pubblico alle banche", in "marginale discesa" a 130,8% nel 2018 e a 130% nel 2019,"soprattutto a causa della crescita più forte".

La Commissione Ue rivede al ribasso le stime sul deficit italiano: nel 2017 scende a 2,1%(dal 2,2% previsto a maggio), nel 2018 a 1,8% (dal 2,3% di maggio), "grazie ad una crescita più alta" e ad alcune misure come la revisione della spesa, scontrino elettronico obbligatorio. Il deficit strutturale invece peggiora "leggermente" nel 2017 (2,1% invece del 2% previsto a maggio), e migliora solo "marginalmente" nel 2018 (2%).

L'economia dell'eurozona crescerà nel 2017 "con il suo ritmo più veloce da un decennio" arrivando a un Pil del 2,2%, con un revisione al rialzo di un +0,5% rispetto alle stime di maggio che lo davano all'1,7%. Sono le previsioni economiche d'autunno della Commissione Ue. Il Pil dell'eurozona è rivisto al rialzo anche per il futuro, con un 2,1% nel 2018 (precedenti previsioni all'1,8%) e all'1,9% nel2019. Per l'Ue a 27 (già esclusa dalle stime la Gran Bretagna per la Brexit), il Pil è a 2,4% per il 2017, 2,2% per il 2018 e2% per il 2019.

La disoccupazione nell'eurozona per il 2017 sarà al 9,1%, "il livello più basso dal 2009", mentre il numero di occupati raggiunge "un picco record", con una crescita dell'1,5%. Così le previsioni economiche d'autunno della Commissione Ue. La disoccupazione scenderà ulteriormente nel 2018 a 8,5% e nel 2019 a 7,9%. Nei 28 il tasso di disoccupazione è previsto al 7,8% per quest'anno, al 7,3% per il prossimo e al 7% nel 2019.