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Roma, Carabinieri e Gdf negli uffici della Consip per acquisire atti e documenti

Roma, 13 Apr 2017 - Un'acquisizione di atti relativi ad appalti, disposta dalla Procura di Roma, è in corso negli uffici della Consip da parte dei carabinieri della Capitale e della Guardia di Finanza.

L'atto istruttorio è stato disposto dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi. A svolgere gli accertamenti sono i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e la Guardia di Finanza di Napoli. L'acquisizione di documenti è legata al mega appalto Fm4 da 2,7 miliardi di euro al quale ha partecipato l'imprenditore Alfredo Romeo sottoposto a indagine dalla Procura di Napoli per sospetta corruzione e presunti illeciti di rivelazione di segreto e favoreggiamento. Secondo l'accusa, Romeo avrebbe fatto pressioni su Tiziano Renzi e sul faccendiere Carlo Russo.

Il provvedimento è stato preso dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del capitano dell’Arma Gianpaolo Scafarto con l’accusa di falso ideologico e falso materiale per aver manipolato almeno due elementi dell’indagine su Romeo e sul padre dell’ex premier.

La Procura di Roma ha chiesto intanto di sentire in incidente probatorio Marco Gasparri, il dirigente della Consip accusato di corruzione nel filone dell'indagine che ha portato all'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo il primo marzo scorso. Obiettivo del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi è cristallizzare le sue affermazioni che sono alla base delle accuse mosse a Romeo.

Parlando sia con i magistrati romani che con quelli di Napoli, il dirigente della centrale acquisti ha affermato di avere ricevuto, nell'arco di tre anni, circa 100 mila euro da parte di Romeo per ottenere informazioni relative agli appalti banditi dalla Consip.

Gianpaolo Scarfato aveva riferito in un'informativa, girata alla magistratura, della presenza di soggetti legati ai servizi segreti nel corso di alcuni accertamenti svolti in ambito Consip e aveva attribuito all'imprenditore Alfredo Romeo la frase (riportata nell'informativa e legata a una conversazione ambientale intercettata nel dicembre scorso negli uffici della Romeo Gestioni) "... Renzi l'ultima volta che l'ho incontrato", frase effettivamente pronunciata da Italo Bocchino. Scafarto, sentito dai PM, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

"Un altro apparente indizio se ne va: ora si aspetta solo l'archiviazione". Così il difensore di Tiziano Renzi, avvocato Federico Bagattini, commenta l'indagine per falso riguardante il capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, uno degli investigatori del caso Consip. Il "falso", secondo i PM romani, riguarda anche un incontro, non suffragato da prove, tra Tiziano Renzi e l'imprenditore napoletano Romeo.

"Sarebbe stato facile per me venire qui e dire 'avete visto?'. Niente di tutto questo. Chiedo che tutti abbiano la più totale fiducia nella magistratura, perché credo che la verità in questo paese viene a galla. Noi speriamo che ci sia la massima attenzione quando la verità verrà fuori. Massima fiducia nella magistratura, nelle indagini". Lo ha detto Matteo Renzi a 'Porta a Porta'.

"Nessuna polemica, nessuna discussione. È molto strano quanto sta accadendo, ma io ho la più totale fiducia nella magistratura", ha aggiunto. E poi la stoccata: "Caro Beppe Grillo, vergognati".

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