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Firme false per le elezioni comunali di Carbonia: indagate in stato di libertà 22 persone tra candidati sindaci e consiglieri comunali.

comune-di-carboniaCarbonia, 26 Dic 2016 - A conclusioni delle indagini scaturite da una segnalazione inviata direttamente all’Autorità Giudiziaria da parte della prima sottocommissione elettorale del comune di Carbonia, che aveva notato qualche irregolarità formale nelle liste presentate, per la precisione alcuni nominativi erano ripetuti in più elenchi di sottoscrittori di liste elettorali, i carabinieri Stazione di Carbonia, dopo aver sentito a sommarie informazioni numerosissime persone per accertare i fatti,  hanno indagato in stato di liberta, 22 persone per aver probabilmente falsificato numerose firme nella presentazione delle liste elettorali di cui 15 persone, tra operai, disoccupati, casalinghe e pensionati, tutti residenti in città, i quali hanno sottoscritto due liste elettorali e quindi sono ritenuti responsabili del reato di falso, una persona per aver falsificato la firma del padre apponendola in una lista per la presentazione dei candidati e perciò è ritenuta responsabile del reato di falso materiale commesso dal privato, 6 ex consiglieri comunali della precedente legislatura responsabili del reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici i quali hanno autenticato le firme in diversi elenchi dove le persone sentite a sommarie informazioni testimoniali da parte degli investigatori dell’Arma, hanno disconosciuto la loro firma perché palesemente false e pertanto si sono resi responsabili del reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

Le indagini, sono scaturite dalle anomalie e irregolarità riscontrate dalla commissione elettorale, che ha vagliato la documentazione presentata dalle liste per l’ammissione delle candidature all’elezione alla carica di sindaco e di consigliere comunale nella tornata elettorale del 5 giugno 2016 per il comune di Carbonia.

Gli accertamenti effettuati hanno perciò permesso di acclarare che nelle liste elettorali presentate vi erano diverse firme false e le firme di diverse persone riportate su più liste, il tutto avvallato dai presentatori della lista, tutti consiglieri comunali allora in carica. Le liste coinvolte risultano essere 10 e, dunque, a tutti gli indagati è stato redatto verbale di elezione di domicilio e nomina del difensore. E notificata l’informazione di garanzia e l’informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa.