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Sequestrati beni per 15 milioni alla banda degli assalti ai portavalori ed eseguite varie misure cautelari da parte di Gdf e Polizia di Stato di Cagliari e Nuoro.

Nuoro-Cagliari, 1 Dic 2016 - Il personale della Guardia di Finanza di Nuoro e quello della Polizia di Stato di Cagliari e Nuoro hanno sequestrato beni per quindici milioni di euro alla banda degli “assalti ai portavalori”. Inoltre sono stati messi i sigilli anche a un favoloso “Resort” sul mare.

Si tratta del patrimonio dei due capibanda, finiti in carcere già lo scorso marzo insieme a altri 20 complici. Gli arrestati di oggi sono, invece, accusati di aver riciclato il denaro delle rapine.

gdf in lotta contro al contraffazione dei prodottiLe anomalie colte tra le righe di migliaia di pagine di documenti bancari. E, infatti, è apparso singolare come uno dei due capi dell’organizzazione, impiegato forestale e vicesindaco di un comune ogliastrino, con figli e moglie casalinga a carico, non spendesse un euro delle entrate ufficiali, degli stipendi cioè che, mensilmente, gli venivano accreditati sul conto corrente. In realtà l’uomo non aveva bisogno di prelevare al bancomat, potendo disporre, tra le mura di casa propria, di tutto il denaro (rigorosamente in contanti) necessario per condurre una vita più che decorosa. Denaro naturalmente “sporco” che “ripuliva” grazie ad amici e familiari, oggi arrestati.

Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Cristina Ornano, su richiesta del Sostituto Procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Cagliari, dottor Danilo Tronci, che ha coordinato le indagini.

Tutti i dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà, alle ore 10,30 presso la “aula mastino” della Questura di Cagliari.

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