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Sconcertante, Inps: in 10 mesi venduti 121,5 mln di voucher, +32%. Saldo tra assunzioni e cessazioni +497 mila

Roma, 19 Dic 2016 - Nel periodo gennaio-ottobre 2016 sono stati venduti 121,5 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi dieci mesi del 2015, pari al 32,3%. Lo comunica l'Inps, sottolineando che nei primi dieci mesi del 2015 la crescita dell'utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 67,6%.

Le assunzioni complessive dei datori di lavoro privati nel periodo gennaio-ottobre 2016 sono risultate circa 4.833.000, con una riduzione di 347.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-6,7%). Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, in cui si sottolinea che il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i contratti a tempo indeterminato: -492.000, pari a -32,0% rispetto ai primi dieci mesi del 2015.

Anche questo calo, sottolinea ancora l'Istituto, va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui queste assunzioni potevano beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Stesse considerazioni per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-34,1%).

Nei primi dieci mesi del 2016, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +497.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+636.000) e superiore a quello registrato nei primi dieci mesi del 2014 (+313.000). Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a ottobre 2016 risulta positivo e pari a +486.000, compresi i rapporti stagionali. Il risultato positivo è largamente imputabile al trend di crescita netta registrato dai contratti a tempo indeterminato, il cui saldo annualizzato a ottobre 2016 è pari a +406.000. Tale saldo riflette gli effetti di trascinamento dovuti all'intensa dinamica di crescita registrata negli ultimi mesi del 2015, prosegue l'INPS.

I licenziamenti complessivi nei primi dieci mesi del 2016 sono stati 506.938 in crescita del 3,4% rispetto ai 490.039 dello stesso periodo del 2015 mentre registrano un boom i licenziamenti disciplinari passati da 47.728 a 60.817 (+27,4%). Lo si legge nell'Osservatorio sul precariato dell'Inps ma non è evidente ancora il collegamento con l'introduzione del contratto a tutele crescenti. Le dimissioni nello stesso periodo sono passate da 762.517 a 658.666 (-13,6%) probabilmente anche a causa delle dimissioni on line.

 

 

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