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Rio2016, al Maracanà addio sotto la pioggia all’olimpiade carioca. E arrivederci a Tokyo 2020

Rio De Janeiro, 22 Ago 2016 - La tradizionale allegria del popolo carioca ha pervaso immagini e coreografie in un festoso omaggio al carnevale di Rio, ovviamente scandito a suon di samba: a dettare il passo dal campo, le migliori scuole del paese. Alla direzione è stata chiamata Rosa Magalhaes, 'firma' di molte coreografie del carnevale più famoso del mondo. L'entrata in scena del gruppo Cordao do Bola Preta ha fatto alzare e scatenare i 70mila del Maracanà. Non sono mancati omaggi e riferimenti a celebri personaggi della storia brasiliana e alla bellezze del paese: il mare, il Pan di Zucchero e il Corcovado. Luoghi che sono l'orgoglio del Brasile, lo stesso orgoglio evidenziato dal presidente del comitato organizzatore Carlos Arthur Nuzman nel suo discorso: "Le Olimpiadi sono state una grande sfida ma sono stati un grande successo. Sono orgoglioso della mia città e della mia gente".

Prima della premiazione della maratona, l'ultima gara del programma olimpico, vinta dal keniano Kipchoge, sugli schermi è passato il film dei Giochi, protagonisti ovviamente gli atleti: il suggestivo riassunto di imprese, record, emozioni che hanno segnato l'avventura a cinque cerchi di Rio. Nel mezzo della festa, la prossima sede dei Giochi Tokyo ha avuto modo di presentarsi in maniera decisamente originale. Dopo un filmato di qualche minuto, il premier Shinzo Abe è uscito fuori da un grosso cilindro posizionato al centro dello stadio, indossando il cappello dall'eroe dei videogiochi Super Mario. Dopodiché il passaggio di testimone si è completato: la bandiera olimpica è stata affidata al governatore di Tokyo, Yuriko Koike.

È stata anche la serata dei portabandiera: i rappresentanti delle varie nazioni hanno sfilato tutti insieme. Per l'Italia a tenere alto il vessillo tricolore e raccogliere il testimone da Federica Pellegrini, 'madrina' nella cerimonia di apertura, c'era Daniele Lupo, meraviglioso argento nel beach volley insieme a Paolo Nicolai. Gli Usa hanno scelto la ginnasta Simone Biles, una delle protagoniste di questa edizione dei Giochi con il suo impressionante bottino di quattro ori e un bronzo.

Anche nello show conclusivo si è fatta notare l'assenza di Pelé. 'O Rei', inizialmente indicato come ultimo tedoforo nello show del 5 agosto, non si è fatto vedere al Maracanà nemmeno questa sera. Sempre in tema di diserzioni, stavolta non ci sono stati i fischi che avevano accolto Michel Temer allo show inaugurale: il presidente ad interim del Brasile ha deciso di non presentarsi, con tutta probabilità per evitare un'altra contestazione. Ad animare la scatenata serata 3000 volontari e 300 ballerini: il loro lavoro ha permesso al popolo verdeoro di chiudere degnamente l'avventura dei Giochi, sullo stesso terreno di gioco dove 24 ore prima la Selecao aveva conquistato l'oro nel calcio battendo la Germania.

L'oro olimpico resta una maledizione per l'Italvolley. In un Maracanazinho con la torcida delle grandissime occasioni il Brasile s'impone 3-0 e relega all'argento la squadra di Blengini. È la terza volta, dopo Atlanta 1996 e Atene 2004. Nonostante il 3-1 con cui gli azzurri avevano superato i verdeoro nella partita del girone, in finale Zaytsev e compagni non trovano lo stesso ritmo né riescono a replicare l'impresa della semifinale contro gli Stati Uniti. Nei momenti decisivi è mancato sempre qualcosa.

Un bronzo è venuto dalla lotta libera, dove l'italo-cubano Frank Chamizo, dopo aver perso in semifinale contro l'azero Toghrul Asagarov, ha poi sconfitto Frank Aniello Molinaro, americano, di chiare origini italiane.

Dopo la finale squadre All-Around, Martina Centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Marta Pagnini e Camilla Patriarca si sono piazzate al quarto posto. Al termine della seconda prova (3 Clubs + 2 Hoops) hanno ottenuto un punteggio totale di 35.549, battute dalla Bulgaria, medaglia di bronzo con 35.766; dalla Spagna, argento con 35.766 e dalla Russia che ha vinto il titolo olimpico con 36.233 punti.

Luca Badoit ha chiuso al settimo posto la prova di mountain bike, vinta dallo svizzero Nino Schurter. Badoit, primo degli italiani, è arrivato a 2'57'' dal primo. Ventesimo posto per Marco Aurelio Fontana, bronzo a Londra 2012, che ha forato nella prima parte di gara e ha chiuso con 6'57'' di ritardo.

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